«Non basta costruire nuove case, è fondamentale garantire che quelle già esistenti siano assegnate nel rispetto delle regole e, soprattutto, a chi ne ha realmente diritto. La legalità e l’equità sociale sono al centro del nostro lavoro».
Con queste parole, il commissario straordinario dell’Ater comprensoriale di Civitavecchia, Massimiliano Fasoli, commenta i primi risultati della complessa operazione di verifica sugli assegnatari degli alloggi pubblici, avviata sin dal suo insediamento. Un lavoro intenso che porterà alla ridefinizione dei canoni e al recupero di numerosi immobili, destinati a chi ne ha realmente diritto.
Dai controlli effettuati su circa 1.000 nuclei familiari del territorio sono emerse diverse irregolarità che hanno reso necessaria un’azione concreta per riequilibrare la gestione del patrimonio abitativo:
- 30% degli assegnatari passerà dal canone sociale al canone agevolato, per superamento del limite di reddito previsto dalla normativa vigente, con un conseguente aumento dell’importo da corrispondere.
- 10% degli assegnatari decadrà dal diritto all’alloggio, in quanto già proprietario di immobili nel comune di Civitavecchia, rendendo disponibili nuovi appartamenti per le famiglie in attesa.
- Circa 100 alloggi, quindi, saranno recuperati e riconsegnati alla città, consentendo di far scorrere la graduatoria e di rispondere concretamente alle esigenze delle fasce più deboli.
«Da quando mi sono insediato – spiega Fasoli – sto cercando in tutti i modi di dare una svolta all’azione di questo Ente, rilanciando la sua missione principale: sostenere i nuclei familiari più fragili garantendo risposte concrete. Per anni, il principio di equità non è stato rispettato e oggi stiamo invertendo la rotta, riportando ordine e trasparenza nella gestione degli alloggi pubblici».
L’azione di Ater si muove su due fronti. Da un lato c’è il risanamento economico dell’ente, attraverso l’adeguamento dei canoni sulla base dei redditi effettivi in modo da rendere la gestione del patrimonio più sostenibile, dall’altro c’è il risanamento sociale, con l’obiettivo di assegnare le case popolari esclusivamente a chi ne ha diritto, ripristinando un principio di equità.
A breve entrerà quindi in vigore la revisione dei canoni, basata sui controlli reddituali e patrimoniali degli assegnatari. Per chi possiede immobili nel comune di Civitavecchia scatterà la decadenza del diritto all’alloggio, mentre chi supera il limite reddituale stabilito dalle norme vigenti vedrà un adeguamento del canone.
«Questa operazione – conclude Fasoli – rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più giusta e sostenibile del patrimonio pubblico. Oltre a garantire maggiore equità sociale, permetterà di recuperare una notevole quantità di appartamenti da destinare a famiglie realmente bisognose e si inserisce all’interno di un percorso di trasparenza, sicurezza e legalità, in linea con l’indirizzo tracciato dal presidente della Giunta regionale del Lazio, Francesco Rocca, e dall’assessore regionale alle Politiche abitative Pasquale Ciacciarelli, per una gestione più rigorosa e sostenibile degli alloggi Ater».