Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla ad Allumiere, simbolo della lotta contro anoressia e bulimia • Terzo Binario News

Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla ad Allumiere, simbolo della lotta contro anoressia e bulimia

Mar 17, 2025 | Allumiere, Politica

In occasione della XIV Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) il Comune di Allumiere ha inaugurato, sotto la pioggia, la prima panchina lilla nel Parco comunale del Risanamento, colore simbolo della lotta contro anoressia e bulimia. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale, mira a sensibilizzare la cittadina su una problematica sempre più diffusa tra la popolazione e che riguarda sempre più giovani.

Ha aperto la manifestazione l’Assessore ai servizi sociali Romina Scocco invitando i numerosi presenti a un momento di riflessione: “La panchina è un simbolo tangibile dell’impegno della nostra comunità, rappresenta un simbolo di riflessione e di sostegno per chi soffre e vuole essere un invito a fermarsi e a riflettere per chiedere aiuto, e un segnale di vicinanza e coraggio non solo verso chi soffre, anche verso i loro familiari delle vittime”.

L’Assessore ha continuato “ Non abbiamo intenzione di limitarci a questa iniziativa e volutamente abbiamo collocato la panchina lilla accanto a quella gialla, già dedicata a chi soffre di endometriosi, affinché questo ramo del parco rappresenti un Sentiero della solidarietà, anticipo infatti che il 30 marzo stiamo organizzando una manifestazione in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo con inaugurazione della panchina azzurra”.

All’evento, presenti il Sindaco Luigi Landi, la delegata alle Pari Opportunità Alessia Brancaleoni e la delegata alla Cultura Francesca Scarin, hanno partecipato la dott.ssa Laura Zangari biologa nutrizionista: “I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN) sono espressione di una sofferenza interiore profonda, e il rapporto con il cibo rappresenta solo un sintomo di un disagio più complesso. Nonostante ciò, l’alimentazione rimane un aspetto centrale della problematica, ed è qui che intervengono i professionisti della nutrizione. Biologi nutrizionisti e dietisti aiutano i pazienti a ristabilire un rapporto equilibrato e sereno con il cibo, ma questo da solo non è sufficiente. I DAN sono patologie multifattoriali e richiedono un approccio multidisciplinare, in cui medici, nutrizionisti, psicoterapeuti e altri specialisti collaborano per un percorso di cura efficace. La guarigione è possibile, e il primo passo, seppur il più difficile, è chiedere aiuto”; la dott.ssa Valentina Alegiani assistente sociale presso il Comune, “il servizio sociale è sempre pronto a garantire assistenza a persone in difficoltà e a dare supporto allo sviluppo di reti territoriali e comunitarie per la promozione della salute mentale ed il contrasto all’ esclusione sociale che i disturbi psichici e le problematiche correlate possono causare”; la dott.ssa Elisabetta Cristini psicologa psicoterapeuta del comportamento “I disturbi del comportamento alimentare sono caratterizzati da “comportamenti collegati con l’alimentazione che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale”. I segnali psicologici possono essere: tendenza all’isolamento e solitudine, l’emozione della rabbia, rimuginio, sbalzi d’umore, comportamenti ossessivi e ritualizzati (come tagliare a piccoli pezzi il cibo o mangiare di nascosto), ansia, depressione, paura di perdere il controllo. Per affrontare il disturbo è necessario un lavoro sinergico che coinvolga medici, nutrizionisti specializzati in disturbi alimentarie psicologi esperti in disturbi alimentari”, il dott.Mauro Mocci medico di base della cittadina ha esaminato le cause alla base dei disturbi dell’alimentazione colpevolizzando senz’altro la società, e soprattutto i social, che offrono al pubblico sempre più diffuso e sempre più giovane modelli di perfezione falsi che vanno ad intaccare il rapporto di fiducia interno alle famiglie, i genitori vengono visti diversi-antimodello, e dunque non un modello da seguire e con cui parlare, ciò porta alla difficoltà e all’impossibilità per i genitori di intervenire per tempo non avendo quel dialogo da cui poter comprendere il disagio dei figli. La panchina lilla è stata dedicata alla giovane Giulia una giovane vittima del dca, amata da tutta la cittadina per la grande semplicità, generosità e discrezione che ci ha lasciato un anno fa, un momento emozionante che ha commosso i presenti.