Giorgio Colangeli parla di Roma: "È una città a rischio" • Terzo Binario News

L’attore Giorgio Colangeli è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Ha parlato di Roma, del mestiere dell’attore e dei rimpianti.

“Io giro per Roma in bicicletta e in metro – ha detto – Roma la vedo come un figlio affezionatissimo, che però vede anche i problemi e le storture. È una città che, come l’attore, sta sull’orlo dell’abisso sempre. Pensando ai vigili urbani, a tutte le persone impegnate in servizi pubblici come agli autisti Atac, immagino che tutte le sere tornino a casa e dicano: pure oggi è andata dai, ce l’abbiamo fatta. Ogni giorno si sfiora l’apocalisse, il blocco totale, la tragedia, basta un motorino in più parcheggiato in quindicesima fila che si potrebbe bloccare tutto. E’ una città a rischio”.

“Recentemente – ha aggiunto – ho letto una bellissima sceneggiatura di un giovane regista iraniano che ha fatto i suoi studi a Londra e che voleva assolutamente girare un film in Abruzzo a L’Aquila. Ci siamo visti per una chiacchierata su questo ruolo, ho saputo qualche giorno fa che ha optato per un altro attore italiano più anziano di me, più giusto per la parte. Questo è un rimpianto perché io avrei pagato per fare quel ruolo”.

“Ormai ho una certa età – ha proseguito – e faccio parte di una generazione di attori nata con l’impegno politico e culturale. L’attore ai miei tempi era un operatore culturale e anche politico. Nel ’68, negli anni 70 era tutto politica ed era un eccesso che è stato smaltito. Io però il mestiere dell’attore lo vedo ancora così”.

Pubblicato giovedì, 7 Febbraio 2019 @ 11:12:08     © RIPRODUZIONE RISERVATA