“Filippo pensavo fossi un professionista serio invece mi deludi ancora una volta. Anche questa volta hai insinuato, hai fatto domande ma le risposte non ti interessano, tratti il sindaco di Roma come se fosse tua sorella, al limite della querela con frasi che presumono un suo coinvolgimento perché secondo te è informata sui fatti”. Così Andrea Severini, marito della sindaca Virginia Raggi, che in un post su Facebook si è rivolto a Filippo Roma, la Iena che sta portando avanti l’inchiesta sui ‘furbetti della monnezza’. La trasmissione televisiva, infatti, ha denunciato la mancata raccolta delle utenze non domestiche.
“Le chiedi perché non ti ha scritto sul telefono anche se il suo suo staff già vi aveva mandato in precedenza una mail per avere i materiali del servizio non appena informato dei fatti per andare in procura a denunciare. Figurati neanche a me risponde su whatsapp. Ti dovresti vergognare per come ti poni alle persone, ma ognuno ha il suo stile, non c’é rispetto nei confronti di una donna che vive sotto scorta e che mette in gioco la sua vita rinunciando alla sua/nostra vita privata”.
“Mi ricordo ancora quando sei venuto durante le nostre vacanze con lo stesso atteggiamento di chi non vuole ascoltare, con una sentenza già in mano e che poi si é rivelata un buco nell’acqua. Finalmente avete fatto un servizio di denuncia, bravi, speriamo che possa aiutare l’amministrazione per denunciare il malaffare, cosa che da anni sta facendo , in tutte le sedi possibili”.
“Quando si parla di ‘attacco’ é questo che si intende. C’é un sistema marcio che va sconfitto con il lavoro serio delle amministrazioni, con le denunce dei cittadini onesti, con il lavoro della procura e con l’appoggio di trasmissioni importanti come la vostra e dei media in generale”.
“Quando si parla di sabotaggi e complotti é proprio questo che intendiamo.
Serve la mano di tutti per sconfiggere questi parassiti, non serve lo show.
Serve la presa di coscienza di tutti e la collaborazione di ogni singola pedina in questo sistema. Da soli non è possibile. Senza stima, Andrea”.