La crescente domanda di energia elettrica e l’aumento dei suoi costi dovuto al conflitto russo-ucraino ha fatto tornare il nucleare nel dibattito politico e pubblico come soluzione per abbattere i costi e avere una produzione costante di energia a costi contenuti. Questo argomento è stato al centro del convegno “Ritorno al nucleare” tenutosi a Roma il 6 dicembre 2024 e organizzato dall’Associazione Ripensiamo Roma.

L’energia nucleare continua a essere un tema centrale nei dibattiti pubblici e politici, nonostante in Italia e in Europa siano le energie rinnovabili e le tecnologie green – in merito a cui è possibile trovare approfondimenti su Sunpark.it, sito autorevole su questo tema – a essere al centro dell’attenzione globale in questo periodo storico. Nonostante le sue implicazioni controverse, il nucleare è considerato da molti un’opzione valida per ridurre le emissioni di carbonio e garantire una produzione energetica costante ed eventi come il recente convegno tenutosi a Roma dimostrano quanto sia ancora acceso il confronto su sicurezza, costi, e possibili innovazioni tecnologiche nel settore.

Durante il convegno sono intervenuti: Donato Bonanni, presidente di Ripensiamo Roma; Silvano Mattioli, responsabile del settore Energie della stessa associazione; l’ex Ministro dell’ambiente Corrado Clini; il deputato di Forza Italia Luca Squeri;, il professor Giuseppe Zollino, docente di Tecnica ed Economia dell’Energia e d’Impianti Nucleari presso l’Università di Padova; l’ingegnere nucleare Vincenzo Romanello; e il professore Franco Battaglia, docente di Chimica Fisica all’Università di Modena.

In apertura, Donato Bonanni ha spiegato le motivazioni dell’evento, ribadendo l’importanza della produzione energetica per la vita dei cittadini. Ha inoltre ricordato come il Governo abbia manifestato l’intenzione di semplificare l’apparato normativo, tramite una legge delega, per permettere la costruzione di piccoli reattori modulari. Bonanni ha evidenziato come il nucleare susciti anche l’interesse di alcuni partiti di opposizione.

Silvano Mattioli ha esaminato i motivi per cui il fabbisogno energetico è destinato ad aumentare e ha descritto le caratteristiche delle diverse fonti di energia. Ha inoltre mostrato come la concentrazione di CO2 nell’atmosfera sia cresciuta esponenzialmente, analizzando i dati relativi alla domanda di energia e ai costi di produzione.

Corrado Clini ha ribadito l’importanza di una corretta informazione sul nucleare, proponendo la creazione di un gruppo di lavoro, formato da esperti e università, citando ad esempio i timori che si erano diffusi negli Anni Ottanta su questa fonte di energia.

Il prof. Zollino ha sottolineato come il nucleare non dovrebbe essere scelto per motivi ideologici, ma perché rappresenta una soluzione razionale al problema dell’approvvigionamento energetico. Ha spiegato come la produzione debba soddisfare la domanda in tempo reale, evidenziando come il nucleare possa rispondere a questa esigenza.

Successivamente, il prof. Battaglia ha analizzato la curva di domanda di energia in Italia e, nel suo intervento, esprimendo scetticismo sul ritorno del nucleare in Italia, ha motivato la sua sfiducia con l’inefficienza della politica e il rischio che il tema diventi motivo di ulteriori divisioni tra i partiti.

L’ingegnere Vincenzo Romanello ha affrontato il tema della sicurezza degli impianti nucleari, parlando dei combustibili e degli SMR (Small Modular Reactor). Luca Squeri ha sottolineato la necessità di un quadro normativo chiaro e della partnership tra pubblico e privato per la costruzione degli impianti, ribadendo come esperti e politica debbano operare nei loro campi senza interferenze.

In chiusura, il presidente di ‘Ripensiamo Roma’ ha parlato degli incontri che l’associazione tiene nelle scuole, specialmente negli istituti tecnici, per diffondere la conoscenza sul nucleare e sul riciclo dei rifiuti.

L’energia nucleare è tornata al centro del dibattito pubblico per la necessità di garantire un approvvigionamento costante ed efficiente, riducendo le emissioni di CO2. Integrandola con le fonti rinnovabili, potrebbe contribuire a raggiungere l’obiettivo della transizione energetica, divenuta ormai improrogabile.

Pubblicato mercoledì, 18 Dicembre 2024 @ 13:46:01     © RIPRODUZIONE RISERVATA
Exit mobile version