Mentre si avvicina la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il Sindaco commenta il reportage inviatole dalla Cooperativa BeFree: “Combattiamo per un mondo libero dalla violenza di genere”
“In 20 mesi sono ben 217 le Donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza ‘Le Farfalle’ di Cerveteri, un numero di richieste di aiuto altissimo, che fa riflettere ancor di più in questi giorni in cui ci apprestiamo a celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, una data che sta assumendo un significato sempre più importante, ma che purtroppo si sta trasformando in un triste anniversario in memoria delle troppe Donne che ogni giorno subiscono violenza o vengono uccise barbaramente tra le mura domestiche.
Per Cerveteri e per il territorio a Nord di Roma tutto, il Centro Antiviolenza, che con tanta energia abbiamo voluto e che come Sindaco ho potuto aprire 20 mesi fa, rappresenta un presidio di legalità fondamentale: non è un caso che nell’ultimo Consiglio comunale, abbiamo approvato una variazione al bilancio previsionale di 72mila euro, frutto di un contributo ottenuto dalla Regione Lazio proprio per mantenere il servizio anche per il 2025 e potenziare tutte le attività garantite dalla Cooperativa BeFree.
Come Sindaco ma soprattutto come Donna e madre, dico che il contrasto alla violenza di genere e ai femminicidi devono essere una priorità permanente delle istituzioni e della società fino a quando questo cancro non sarà definitivamente debellato. Ecco perché è necessario rafforzare il lavoro che stiamo facendo di prevenzione sul territorio tramite il sostegno del centro antiviolenza e dello sportello.
Strumenti che devono aiutare le donne ad essere più libere e capaci di uscire dalla spirale di violenza e oppressione che le tiene prigioniere in una vita fatta di soprusi e umiliazioni. Ma questo non basta, un sostegno continuo e concreto a strutture come queste non è sufficiente: le istituzioni tutte, il Governo centrale, i giudici, le forze dell’ordine devono stare al nostro fianco con misure mirate che garantiscano assistenza immediata, tutele e sicurezza. L’ho detto in più occasioni e lo ribadisco: la violenza di genere è una vera e propria emergenza che ci deve tutti vedere partecipi affinché sia definitivamente sconfitta ma allo stesso tempo servono per chi si macchia di reati simili, pene certe e sempre più aspre”.
A dichiararlo è Elena Gubetti, Sindaco di Cerveteri, nel commentare il resoconto inviatole dalla Cooperativa BeFree sugli accessi al Centro Antiviolenza di Via dei Bastioni a Cerveteri.
“Principalmente le Donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza lo fanno per episodi di maltrattamenti, ma dal report che ho ricevuto in alcuni casi le situazioni sono ancor più drammatiche – aggiunge il Sindaco Elena Gubetti – si parla di reati gravissimi, che vanno dalle violenze sessuali, al Revenge porn, dallo sfruttamento della prostituzione fino a casi di tentato omicidio. Un dato che balza subito agli occhi è che oltre il 53% delle donne che si rivolgono al centro hanno un’età compresa fra i 40 e i 50 anni e subito dopo con oltre il 30% ci sono le donne fra i 30 e i 40 anni. questo significa che le giovani e giovanissime forse neanche sanno della possibilità di arrivare al centro Antiviolenza per farsi aiutare ecco perché è più che mai fondamentale implementare l’attività del nostro Centro, l’unico del territorio. Nell’ultima Variazione di Bilancio abbiamo stanziato ulteriori 72mila euro ben 10 in più rispetto al 2024 per arrivare a più donne possibili”.
“Lunedì 25 Novembre ricorrerà la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne e anche quest’anno Cerveteri, con i suoi cittadini, i suoi ragazzi e ragazze scenderà in piazza con manifestazioni ed iniziative – conclude il Sindaco Gubetti – sarà una giornata di riflessione, una giornata in cui ricorderemo tutte le Donne che non ci sono più, ma anche una giornata di speranza: la speranza che presto, non ci sia più bisogno di investire risorse per finanziare i Centri Antiviolenza, la speranza che il triste elenco di Donne uccise ogni anno, si fermi per sempre a zero”.