Come era prevedibile anche i Cerroni sono pronti ad entrare nella gara per la realizzazione di un impianto biogas presso la discarica di Cupinoro.
Un fatto prevedibile considerando che l’impianto di Bracciano dista pochi chilometri da Malagrotta. Non è comunque detto che il gruppo di Cerroni non sia interessato anche all’altra gara per il trattamento dei rifiuti.
La società con cui i Cerroni stanno valutando di partecipare è la SORAIN CECCHINI AMBIENTE – S.C.A. S.P.A. azienda della quale Manlio Cerroni è stato amministratore unico fino al 13 /03/2014.
A subentrare nell’amministrazione della società è la figlia Monica divenuta amministratrice il 13 marzo 2015. Il padre Manlio avrebbe invece ormai una quota del tutto residuale della società.
L’interessamento alla gara emergerebbe in alcune domande poste alla stazione appaltante, la Bracciano Ambiente, riguardo alla possibilità di proporre impianti di digestione anaerobica che abbiano finalità alternative dalla produzione di energia elettrica. Alla domanda la Bracciano Ambiente acconsente tale possibilità.
Il rischio concreto è quindi che Cerroni, partecipando alla gara, possa ampliare il suo già immenso impero nel settore dei rifiuti e ci sarebbero altri elementi a far pensare che la sua proposta possa essere più sostenibile delle altre.
Sono diverse le società che hanno posto quesiti alla Bracciano Ambiente, molte delle quali hanno chiesto se sia proprio la società a garantire il bacino di conferimento per il raggiungimento del quantitativo di rifiuti necessari per avere un corretto dimensionamento degli impianti e soprattutto un ritorno economico tale per cui verrebbero almeno garantite le royalties per la Bracciano Ambiente. La risposta della stazione appaltante è stata però negativa, vale a dire dovranno essere le società che si aggiudicano i bandi ad andarsi a cercare i rifiuti.
Se quindi una ditta del nord avrebbe problemi a dover capire in un solo mese quali dei comuni sarebbero d’accordo con il conferire a Cupinoro il problema sarebbe molto meno preoccupante per un Cerroni che da decenni ormai è colui che controlla il mercato dei rifiuti della regione.
Quindi si prospetta uno scenario in cui se Cerroni si aggiudicherà la gara Cupinoro da discarica in chiusura diverrebbe addirittura una fresca succursale di Malagrotta.