Cintate, calci, pugni; nel branco tre ragazzi e una donna
Cintate, calci, pugni. Un video di estrema violenza che raccoglie quanto subito da due ragazzi, una coppia omosessuali, picchiati in strada a Roma, all’altezza di via di Val Fiorita, zona Eur. Ad aggredirli un branco composto da tre giovani e una donna. Le vittime hanno poi presentato denuncia al commissariato Esposizione.

Il video del pestaggio è pubblicato su YouTube dal Gay Center: “Ancora altre aggressioni contro LGBT+, denunciate al servizio Gay Help Line 800 713 713, Mattia e Antonio (nomi di fantasia), sono stati aggrediti lo scorso weekend alle 4 di notte dopo una serata LGBT+ a Roma”.

In pratica, i due stavano attraversando la strada mano nella mano. A un certo punto, un’auto taglia la strada e si ferma. “Un grido di uno dei due ragazzi, spaventato, ha scatenato la violenza. Quattro persone (tre uomini e una donna) sono scese dall’auto e li hanno picchiati, gridando insulti omofobi, senza che nessuno intervenisse, se non per filmare l’accaduto. Antonio è stato colpito con una cintura, calci e pugni, mentre la donna ha colpito entrambi alla testa. Nonostante molti testimoni, nessuno è intervenuto fino a quando qualcuno ha fermato gli aggressori”.

“Dopo essere andati al pronto soccorso – dicono dal Gay center – le vittime hanno deciso di denunciare l’accaduto alla polizia e hanno chiamato Gay Help Line 800 713 713, contact center antiomobitransfobia, per ricevere supporto legale. Hanno raccontato di essersi sentiti in trappola quando gli aggressori hanno visto che si tenevano per mano e hanno iniziato a gridare “froci”, dichiarano le vittime.
“Non possiamo più accettare di vivere in una società dove la violenza, come quella che abbiamo subito, è ancora una triste realtà. Io e il mio ragazzo ci teniamo a lanciare un messaggio contro ogni tipo di aggressione. Siamo stanchi di dover avere paura di passeggiare mano nella mano, di guardarci continuamente alle spalle, di vivere con l’ansia costante di essere vittime di atti insensati. Pur non essendo attivisti di professione, non possiamo rimanere in silenzio di fronte a tale brutalità. Oltre al dolore fisico del pestaggio, ci ha ferito profondamente l’indifferenza di chi ha assistito alla scena. Anziché intervenire per aiutarci, queste persone hanno preferito filmare l’accaduto e pubblicarlo sui social, beffandosi del nostro dolore. Rivedendo il video, siamo rimasti sconvolti dalla ferocia con cui siamo stati attaccati, senza che nessuno temesse le gravi conseguenze che un simile gesto poteva avere”.
Alessandra Rossi, Coordinatrice Gay Help Line 800 713 713, ha detto: “Quello che è successo ai due ragazzi ci lascia sgomenti e preoccupati. Già nei mesi scorsi Gay Help Line aveva registrato un incremento delle segnalazioni di episodi di micro-aggressione avvenuti in luoghi della comunità lgbtqia+. C’é preoccupazione, ma anche la forza che nasce dall’indignazione. La cultura dell’odio non può e non deve essere portata nei luoghi della socialità e del divertimento. Serve una maggiore attenzione da parte delle istituzioni riconoscendo tutele specifiche a chi ne resta vittima”.
Alessandro Cataldi, Responsabile Area Legale Gay Help Line, ha aggiunto: “Gay Help Line è al fianco Mattia e Antonio nel percorso delle tutele legali. Con l’obiettivo di arrivare all’identificazione dei responsabili, invitiamo chi era presente e ha registrato la targa del veicolo a farlo presente, chiamando l’800713713 o segnalando alle forze dell’ordine. I luoghi della comunità lgbtqia+, a Roma e in ogni città, devono rimanere presidi di cultura, in cui ogni persona sa di potersi sentire libera e al sicuro”.
I due ragazzi hanno deciso di divulgare il video dell’aggressione (visibile sul canale YouTube) per cercare di riconoscere gli aggressori.
“Roma Capitale si costituisca parte civile”
“Dopo l’assurda aggressione subita da una coppia gay in zona Eur auspico che Roma Capitale si costituisca parte civile e che vengano individuati i responsabili il prima possibile” dichiara il consigliere capitolino della Lista Civica Gualtieri Sindaco, Rocco Ferraro. “Le immagini del video diffuso dal Gay Help Line sono scioccanti, non solo per la violenza inaudita del ‘branco’ ma soprattutto perché nessuno è intervenuto per aiutare i due giovani”.
“Un atto vile e vergognoso – insiste Ferraro – che nel 2024 due persone non siano libere di girare mani per la mano ovunque, ma soprattutto in una città come Roma, è assurdo e preoccupa. Una violenza di questo tipo e con tale vigliaccheria è un attacco fisico a tutta la città di Roma, una ferita profonda vedere le proprie strade frequentate da uomini e donne non degni di tale nome. Roma non è una città omofoba, ci auguriamo che gli aggressori vengano intercettati al più presto. Dobbiamo tutelare tutti i nostri cittadini, ognuno ha il diritto di sentirsi libero e al sicuro”.
Il commento di Gualtieri
Il sindaco Roberto Gualtieri osserva: “Quelle mostrate in un video dall’Associazione Gay Center e relative ad un’aggressione ai danni di una coppia gay sono immagini inaccettabili. Picchiare selvaggiamente persone che passeggiano tranquillamente in città non è solo il frutto di ignoranza e squallore morale, ma è figlio di un vero e proprio atteggiamento criminale di persone incapaci di vivere civilmente in una comunità. Spero che le forze dell’ordine riescano ad individuare questi individui per rispondere di quello che hanno fatto. Roma non tollera simili atti di violenza”.
Rocca: “La Regione condanna qualsiasi comportamento omofobo”
“Quanto si è visto nel video diffuso dall’Associazione Gay Center è inaccettabile: l’aggressione a una coppia gay avvenuta a Roma non è tollerabile e non rispecchia i valori inclusivi del nostro territorio. La Regione Lazio condanna con forza qualsiasi comportamento omofobo e si impegna attivamente a diffondere una cultura del rispetto. Spero che i responsabili siano presto individuati e assicurati alla giustizia”. Questo il pensiero del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.