“In relazione al comunicato ufficiale dell’Amministrazione Comunale di Allumiere in data 5/12/2020 riferito alla vicenda “Contrada Montello” con particolare riferimento al rinterro lamentato dalla Famiglia Verbo, sentiamo il dovere intervenire avendo rilevato in esso sostanziali distorsioni della realtà.
Non è corretto scaricare la responsabilità della vicenda del “mucchio di terra” sulla precedente Amministrazione Comunale ritenuta non in grado di risolvere la questione che ha interessato per anni la Magistratura e Amministrazione stessa.
Il problema non si era mai posto prima dell’avvento dell’attuale Amministrazione Comunale, sia perché come correttamente affermato nel comunicato dello scorso 5 dicembre definita “una controversia afferente esclusivamente rapporti tra privati”, sia perché erano ben conosciuti i motivi che avevano determinato la situazione lamentata dalla famiglia interessata la cui vicenda è oggi all’esame della Procura della Repubblica.
Vorremmo sottolineare inoltre, che le opere del nostro cantiere sono già state oggetto di indagini intraprese all’epoca dalla Magistratura e dall’Amministrazione Comunale. Tali pur rigorose indagini, avevano riguardato altri tipi di abusi senza mai prendere in considerazione in tal senso il rinterro all’epoca già denunciato.
Il cosiddetto “mucchio di terra” è diventato stranamente un problema proprio con l’avvento dell’attuale Amministrazione Comunale anche in spregio alla cospicua mole di documentazione esistente, ponendosi addirittura come condizione imprescindibile ai fini di qualsiasi accordo tra le parti su tutte le altre questioni pendenti, contribuendo in modo determinante alla mancata ripresa dei lavori per quasi quattro anni.
Quanto sopra in evidente contrasto con quanto scritto nel comunicato “rapporti tra privati che esulano dalla competenza dell’Ente”.
Questo non significa certo curare gli interessi legittimi delle famiglie che hanno investito i loro risparmi nella nostra iniziativa immobiliare. Al contrario questi atteggiamenti rischiano seriamente di provocare la perdita di quanto fino ad oggi versato incidendo negativamente anche sull’economia dell’intero paese sul quale la nostra azienda aveva posto ingenti investimenti commerciali.
Pertanto, sempre in riferimento e citando il comunicato, non si comprende il significato “percorso certo e risolutivo nell’interesse dei diritti di tutte le famiglie coinvolte” esatto contrario delle conseguenze delle ultime determinazioni assunte dall’Amministrazione Comunale foriere di inevitabili e complesse azioni legali.
Invitiamo infine tutti coloro che hanno supportato gli autori della campagna denigratoria messa in atto da una famiglia e basata esclusivamente su mistificazioni nei confronti dell’Amministrazione Comunale e della Società costruttrice, ad una semplice riflessione: per quale motivo questi signori che per anni hanno lamentato presunti grandi disagi, nella convinzione dei grandi torti subiti, non hanno ancora ritenuto opportuno intraprendere azioni legali risarcitorie contro l’Amministrazione Comunale e contro la Contrada Montello srl? Forse, azzardiamo noi, perché sui social bastano chiacchere, grida e minacce mentre nei Tribunali occorrono prove concrete.
Su questa vicenda ci sarebbe molto da dire, ma è nostra ferma convinzione che i processi mediatici non possano e non debbano sostituirsi a quelli istituzionali, a garanzia dei diritti di tutti noi”.
Contrada Montello srl