Consiglio comunale straordinario su Cupinoro: l'intervento del Presidente del Consiglio dei Giovani Matteo Forte • Terzo Binario News

Consiglio comunale straordinario su Cupinoro: l’intervento del Presidente del Consiglio dei Giovani Matteo Forte

Ott 30, 2013 | Ambiente, Bracciano, Ladispoli, Politica

Matteo Forte1Si è tenuto ieri alle 19 un consiglio comunale straordinario sul tema rifiuti e Cupinoro a Palazzo Falcone a Ladispoli. Tanti gli esponenti presenti al dibattito che si è prolungato fino a tarda serata.

Tra gli interventi riceviamo e pubblichiamo quello del Presidente del Consiglio Comunale dei giovani di Ladispoli Matteo Forte.

È bene che ci sia un consiglio comunale aperto su questo tema, troppo spesso quello dei rifiuti è un tema ‘scomodo’, difficile da trattare. Ringrazio quindi il Consigliere Fargnoli per aver chiesto il Consiglio aperto e anche chi ha raccolto l’invito.

È un tema scomodo ma anche rilevantissimo per un Comune, per una città, e lo è sia per le conseguenze che la buona o cattiva gestione ha sulla salute dei cittadini, sia a livello economico. Credo infatti che la nettezza urbana sia se non la più grande una delle spese più ingenti che un Comune sostiene.

Come è stato detto prima di me la discarica di Cupinoro doveva chiedere nel 1996, poi nel 2008. Questo è un esempio del fatto che spesso ciò che nasce come provvisorio, come temporalmente definito, spesso non lo è. Ed è soprattutto da qui che deriva la preoccupazione di molti cittadini per questo provvedimento. La Politica più che dire che chi manifesta arreca un danno alla propria città – poiché i camion a cui viene impedito di entrare in discarica è da lì che vengono e non da Roma – dovrebbe concentrarsi sulle motivazioni che spingono quei cittadini a manifestare. 

Non è più tollerabile che la Provincia di Roma venga considerata la pattumiera della Capitale. Abbiamo vissuto la stessa situazione anche quando si paventava l’ipotesi di una discarica a Pizzo del Prete. Ladispoli e le città vicine, con i propri esponenti politici locali, deve far sentire il più possibile il proprio peso negli enti sovracomunali.

Detto questo è relativamente facile dire che le amministrazioni di Bracciano, Roma e della Regione Lazio sono cattive e noi siamo i buoni. Non è così: troppe volte abbiamo agito in proroga, in deroga. In tutti i settori, ma specialmente in questo, c’è bisogno di programmazione, di un disegno ampio sia a livello temporale che di territorio.

Ladispoli e le altre città del bacino devono affrontare il problema a livello di sistema, dotandosi di tutti gli impianti e le strutture che servono per chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno del nostro territorio e spingendo sulla raccolta differenziata porta a porta. Bisogna agire essendo anche saldi se serve, senza cedere alla scarsa lungimiranza di chi questo tipo di impianti più che farli aprire li fa chiudere.

Quando sento parlare di queste tematiche si sente sempre parlare di cavilli, normette e dichiarazioni che si contraddicono. Il punto è che finché si penserà che per risolvere la questione dei rifiuti basterà fare un piccolo ampliamento qua, una deroghina lì è una proroghetta da un’altra parte, finché si penserà che basti ragionare se i metri cubi debbano essere 1000 di più o 1000 di meno, finché alcuni riterranno ammissibile anche solo immaginare che per sanare i problemi di bilancio di una municipalizzata si possa scherzare in questo modo con la salute dei cittadini non ne verremo mai a capo.

C’è bisogno di una rapida e netta inversione sulla strada che stiamo percorrendo, di un totale cambio di paradigma e di impegnarsi per raggiungere l’obiettivo rifiuti zero.

Siamo nel 2013: le discariche non vanno aperte o ampliate, vanno chiuse.