Concerto Jovanotti a Ladispoli, in vendita i biglietti e c'è chi polemizza sul costo • Terzo Binario News

Concerto Jovanotti a Ladispoli, in vendita i biglietti e c’è chi polemizza sul costo

Dic 7, 2018 | Cronaca, Ladispoli

Ladispoli è rimasta senza dubbio spiazzata dall’arrivo del concerto di Jovanotti. C’è chi si aspettava un evento gratuito, fatto impensabile considerando la portata dell’evento.

In tanti dopo la nostra indiscrezione, che aveva anticipato di 24 ore l’annuncio ufficiale via social dell’artista, avevano interpretato l’evento simile a quello delle frecce tricolori o di altri artisti che si sono esibiti in città nell’ambito di manifestazioni importanti come la Sagra del Carciofo. Molti di questi infatti sono rimasti delusi dal fatto che il concerto prevede il pagamento di un biglietto d’ingresso che si pensava di 52 euro ed invece in queste ore emerge essere di 59,50.

Un prezzo che però non stupisce di certo chi è solito andare ai concerti i cui biglietti ormai sfiorano spesso anche le 100 euro. Succede anche perché si rende necessario limitare la platea che per artisti del calibro di Jovanotti potrebbe accorrere in numeri non gestibili dagli organizzatori.

Nel frattempo emergono i retroscena che hanno portato all’annuncio dell’evento. La società organizzatrice aveva contattato il comune di Ladispoli il 29 novembre richiedendo l’utilizzo dell’area di Torre Flavia per il giorno 23 luglio (data ipotizzata del concerto) ed i giorni precedenti e successivi necessari per allestire la zona. Solo il 4 dicembre la data era stata spostata al 17 luglio, (data che avevamo dato in anteprima in quanto riportata in una bozza di locandina del tour). Il comune si era riunito in giunta il 4 dicembre per spostare dal data al 17 luglio ma l’annuncio di ieri di Jovanotti ha di nuovo spiazzato tutti. Il concerto si terrà infatti il 16 luglio.

Il comune ha concesso gratuitamente il suolo pubblico e marittimo in forma gratuita. Del resto l’importanza di avere un evento di questa portata viene sicuramente prima dell’esiguo importo che avrebbe portato l’occupazione del suolo pubblico per un paio di settimane.