È un 30enne che confessa il fatto davanti agli agenti, giunti in zona Massimina per una lite in famiglia

di Claudio Bellumori

Ha colpito con un coccio di bottiglia un 33enne per uno sguardo di troppo. Si è chiuso il cerchio sull’aggressione avvenuta alle 4 di oggi, 3 luglio, in via di Bravetta, all’altezza di largo Giacomo Guidi. A confessare quanto avvenuto è stato un 30enne, denunciato per tentato omicidio. Il giovane ha visto piombare a casa gli agenti, alla Massimina. I poliziotti erano intervenuti dopo aver ricevuto la segnalazione di una lite in famiglia.

Un uomo ferito a Bravetta

Facciamo un passo indietro, per ricostruire la vicenda. Sono le 4 quando un uomo di 33 anni, romano, viene trovato con una ferita alla gola, senza conoscenza. Sarà trasportato in codice rosso all’ospedale San Camillo in gravissime condizioni. A terra gli investigatori trovano un coccio di bottiglia e tracce ematiche. A indagare sono gli uomini del commissariato Monteverde. I poliziotti cercano di individuare elementi utili attraverso la visione delle immagini delle telecamere di zona. Dell’aggressore non c’è traccia.

Lite in famiglia alla Massimina

Poche ore dopo, intorno alle 8, gli agenti ricevono la segnalazione di una lite in famiglia, nella zona della Massimina, dove un 30enne minaccia sia la madre che il padre. Alla vista degli agenti, però, confessa quanto avvenuto a Bravetta. In pratica, afferma di aver incrociato il 33enne, mai visto prima: uno sguardo di troppo dà il là alla feroce aggressione. In questo frangente, peraltro, i poliziotti trovano in lavatrice una maglietta sporca di sangue. Il pm dispone subito l’interrogatorio del giovane alla presenza del proprio avvocato. E anche qui il 30enne conferma la versione dei fatti enunciata davanti ai poliziotti.

Pubblicato mercoledì, 3 Luglio 2024 @ 20:21:27     © RIPRODUZIONE RISERVATA
Exit mobile version