“Prendiamo atto degli sproloqui a mezzo stampa da parte del consigliere Tidei, il quale avrebbe individuato altri responsabili dei debiti fuori bilancio diversi dal Comune, come diversamente stabilito dal sistema giudiziario. Ci faccia sapere anche noi quali siano, così da poterlo riferire ai giudici a futura memoria.
Ovviamente le cose non stanno così, si ricorda infatti che sono tutte sentenze passate in giudicato e che, cioè, il responsabile è stato individuato nel Comune di Civitavecchia e che quindi, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, il riconoscimento di tali debiti è doveroso. Se poi ci siano delle responsabilità individuali sarà proprio la magistratura a stabilirlo.
Fa strano che tali dichiarazioni provengano proprio dal consigliere, visto che sotto la sua ultima giunta, per quanto breve, dei debiti fuori bilancio si è fatto largo uso. Ricordiamo infatti gli affidamenti diretti sotto l’amministrazione Tidei in violazione alle disposizioni normative che prevedono, per ogni obbligazione maturata dall’amministrazione, la relativa assunzione dell’impegno di spesa. Inoltre il non aver riconosciuto i vecchi debiti prima, magari proprio sotto l’amministrazione Tidei, comporta il pagamento di tanti interessi in più. E già, perché gli interessi non sono solo prerogativa delle banche, ma anche dei creditori che vedono differire il pagamento al quale hanno diritto.
Quindi l’atteggiamento pilatesco dell’opposizione di uscire dall’aula al momento di riconoscere i debiti fuori bilancio, appare del tutto fuori luogo.
Il consigliere Tidei, inoltre, ha doppiamente esultato quando la maggioranza ha attribuito le colpe della disastrata situazione delle casse comunali alle amministrazione De Sio e Moscherini. Sai che scoperta! Ma non esulti troppo il caro ex sindaco, perché, se altri sono maggiormente responsabili, la sua giunta in circa un anno è mezzo non è stata in grado di risolvere tali problemi, nonostante i milioni di euro presi da Enel in modo del tutto irrituale, in quanto non si a che titolo e per far fronte a quale spesa. E non si dica che tali soldi sono stati presi perché il Comune era in una situazione di emergenza, perché non è mai stata manifestata dall’allora maggioranza l’intenzione di “disintossicarsi” da tale droga, ne sono noti piani di recupero per uscirne dalla dipendenza”.