Sono molte le posizioni di Pannella che mi hanno spiazzato fino al punto da ritenerle lontane o persino “pericolose”. Ma il suo modo di portarle, anche insistente fino a essere petulante, ha generato un varco in un sistema che sembrava non dovere crollare mai. Che magari ci rassicurava, ma ci rendeva meno liberi. E con il suo metodo martellante ha costretto ciascuno di noi, soprattutto chi si sente legato a “solidi valori”, a mettersi in discussione, nel profondo.
Mi rimane l’immagine affascinante di un militante che, pur potendolo fare, non ha scelto di entrare nel salotto paludato dei personaggi arrivati che assurgono a “padri della nazione” e scendono a comodi compromessi pur di restare nei palazzi del potere. E ammiro la sua imprevedibilità, anche se in direzioni che mi hanno destato disappunto e allarme.
Anche se non mi sono mai trovato a combattere le sue battaglie, credo fermamente che quelle mie di oggi, se potranno avere successo, debbono qualche merito alle strade che lui ha segnato e ai muri nei quali ha fatto breccia.
Se posso muovere un appunto, con tutto il rispetto che si deve al personaggio, lo trovo soltanto nella generazione che ha “prodotto”, che, a mio avviso, ha ereditato i suoi metodi, ma non sempre i suoi valori.
Grazie Marco
Pubblicato lunedì, 23 Maggio 2016 @ 19:13:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA