Polizia Archivi • Terzo Binario News https://www.terzobinario.it/category/temi/cronaca/polizia/ Il quotidiano di notizie del litorale nord di Roma Fri, 21 Feb 2025 20:13:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.terzobinario.it/wp-content/uploads/2017/09/cropped-logo-tb-quadrato-32x32.jpg Polizia Archivi • Terzo Binario News https://www.terzobinario.it/category/temi/cronaca/polizia/ 32 32 Auto check-in nella struttura ricettiva, la Polizia appone i sigilli https://www.terzobinario.it/auto-check-in-nella-struttura-ricettiva-la-polizia-appone-i-sigilli/ https://www.terzobinario.it/auto-check-in-nella-struttura-ricettiva-la-polizia-appone-i-sigilli/#respond Fri, 21 Feb 2025 20:12:58 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=387536 Prosegue serrata la strategia messa in campo dalla Questura di Roma in chiave di prevenzione per l’anno giubilare. Dal centro alle periferie, si susseguono ormai da mesi controlli degli agenti della Divisione Polizia Amministrativa su esercizi commerciali e strutture ricettive per intercettare ogni deriva di illegalità che possa rappresentare un vulnus sulla sicurezza in generale, in considerazione dei […]

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Prosegue serrata la strategia messa in campo dalla Questura di Roma in chiave di prevenzione per l’anno giubilare.

Dal centro alle periferie, si susseguono ormai da mesi controlli degli agenti della Divisione Polizia Amministrativa su esercizi commerciali e strutture ricettive per intercettare ogni deriva di illegalità che possa rappresentare un vulnus sulla sicurezza in generale, in considerazione dei numerosi eventi politici, culturali e religiosi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica.

A finire nella lente dei poliziotti, questa volta, una struttura ricettiva nei pressi della Stazione Termini.

Quando gli agenti della Divisione Amministrativa sono entrati nell’abitazione in via Principe Amedeo, hanno trovato all’interno una famiglia di turisti francesi, che si era accomodata con la modalità “self check in,” senza che il proprietario della struttura avesse effettuato l’identificazione diretta dei clienti e la contestuale verifica della corrispondenza degli stessi con i documenti d’identità che i tre ospiti, ignari della normativa nazionale, avevano inviato solamente via e-mail.

I turisti, inoltre, avevano ricevuto tramite la piattaforma on-line di prenotazione istruzioni precise circa l’accesso alla struttura con l’indicazione della cassetta delle lettere, dove avrebbero trovato le chiavi per accedervi.

I poliziotti, al momento del controllo hanno accertato che la cassetta di “sicurezza” portachiavi non era fornita di blocco di chiusura, con il rischio che la casa potesse essere visitata, in qualsiasi momento, da “ospiti indesiderati”, senza che la Questura potesse monitorare il movimento degli ospiti tramite il portale “alloggiati web”, né potesse escludere la presenza di persone sospette o ricercate che potevano trovare nell’albergo “diffuso” un rifugio sicuro.

In ragione della sua pericolosità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, Il Questore di Roma ha firmato l’ennesimo provvedimento di sospensione della licenza ai sensi dell’art.100 T.U.L.P.S. per la struttura ricettiva che resterà chiusa per i prossimi sette giorni.

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Truffa a spirale verso un’anziana, sottratti 3 milioni di euro: la Polizia arresta un 35enne napoletano https://www.terzobinario.it/truffa-a-spirale-verso-unanziana-sottratti-3-milioni-di-euro-la-polizia-arresta-un-35enne-napoletano/ https://www.terzobinario.it/truffa-a-spirale-verso-unanziana-sottratti-3-milioni-di-euro-la-polizia-arresta-un-35enne-napoletano/#respond Thu, 20 Feb 2025 12:30:10 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=387389 Potrebbe essere il copione di un cortometraggio, ma è la narrazione di una truffa, poi degenerata in rapina in abitazione, messa a segno ai danni di una ottantenne romana che ha vissuto un pomeriggio da dimenticare. “Si sieda perché le devo comunicare una brutta notizia”. È così che esordisce il primo interprete del copione di […]

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Potrebbe essere il copione di un cortometraggio, ma è la narrazione di una truffa, poi degenerata in rapina in abitazione, messa a segno ai danni di una ottantenne romana che ha vissuto un pomeriggio da dimenticare.

“Si sieda perché le devo comunicare una brutta notizia”.

È così che esordisce il primo interprete del copione di una truffa con escalation durata per oltre sei ore il 4 ottobre 2024.

Gli attori, nel complesso, sono due: il finto avvocato ed il finto maresciallo dell’Arma dei Carabinieri.

A conclusione delle indagini della Squadra Mobile coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, ieri mattina, uno degli autori – un 35enne napoletano – è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza emessa  dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma, che ha disposto nei suoi confronti la restrizione cautelare in carcere.

La storia inizia con la notizia del presunto fermo presso una caserma dei Carabinieri di Venezia della figlia della vittima, responsabile, a detta del presunto sottoufficiale, dell’investimento di una donna. Dall’altro lato della cornetta, un presunto avvocato che la incalza con la prima richiesta di denaro, pari a circa 6500 €, destinati a tutelare la donna responsabile dell’investimento automobilistico. Se l’anziana mamma avesse versato quella somma a titolo di oblazione, nessuno avrebbe sporto querela contro la giovane.

La vittima, stordita dall’ansia e dall’apprensione per la figlia, cade così nel tranello e consegna ai truffatori la somma richiesta oltre ad alcuni monili in oro.

Ma la trama, però, continua, in quanto il presunto avvocato chiede alla donna il numero di cellulare anticipando la chiamata di un maresciallo dei carabinieri che aveva in trattazione l’episodio descritto.

Parte quindi una vera e propria escalation della truffa con chiamate che si susseguono e che si traducono anche nell’accesso, a più riprese, dei complici all’interno dell’appartamento della donna. In preda alla disperazione, ormai convinta di dover aiutare la figlia, la donna non si esime neppure dall’aprire la cassaforte custodita in casa, consegnando lingotti d’oro nelle mani dei suoi truffatori.

Non mancano, come spesso accade, le raccomandazioni di questi ultimi rivolte alla donna tese a non contattare altri membri della famiglia. Addirittura, quando, nel corso di una delle chiamate, i suoi interlocutori prendono consapevolezza di un’imminente visita che la vittima avrebbe ricevuto di lì a poco, riescono a convincerla a far accomodare l’ospite al piano superiore affinché rimanesse ignara di quanto stava accadendo.

È così che, con il passare delle ore, la donna riempie anche una borsa in tela con oggetti di argenteria patrimonio di famiglia, che finisce con il consegnare ai suoi detrattori addirittura scendendo in strada, a tarda sera, sotto una pioggia battente, seguendone pedissequamente le istruzioni.

La sequenza di scene si svolge con una progressione fraudolenta incessante, in cui nulla, nel disegno criminoso, appare lasciato al caso.

Non manca una deriva violenta nell’evoluzione dei fatti allorché uno dei truffatori, entrato in casa nel corso delle ore del tardo pomeriggio, non esita a minacciare la donna afferrandola per un braccio e prospettandole violenza nel caso in cui non avesse assecondato la richiesta. La minaccia di “spezzarla i due” e di “scaraventarla dalla finestra” saccheggiando cassetti e mobili.

Nel mettere a segno il piano, gli stessi truffatori hanno avuto altresì l’estrema attenzione di tenere impegnate tutte le linee telefoniche della donna, sia l’utenza fissa che quella mobile, all’evidente scopo di scongiurare che la stessa potesse eventualmente contattare un familiare e vanificare così il pactum sceleris.

Complessivamente sono riusciti a sottrarre, tra danaro in contante, monili e lingotti d’oro, circa 3.000.000 di euro.

A provocare la discovery della storia è stata la stessa vittima che, solo dopo l’ultima ed estenuante chiamata, quando finalmente i suoi detrattori hanno lasciato libera la sua utenza mobile, è riuscita a chiamare la figlia. Quando, dopo poco, quest’ultima l’ha raggiunta a casa, l’anziana ha preso coscienza di quanto le fosse accaduto e ha chiamato la polizia.

Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno ricondotto ad un uomo originario dell’hinterland partenopeo, incastrato dalle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza in dotazione al palazzo dove risiede la vittima di questo triste episodio.

La sua fisionomia, tracciata nella banca dati delle Forze di polizia, ha restituito un primo indizio che si è poi integrato e completato con gli ulteriori sviluppi investigativi.

Proprio il telefono del truffatore, lo stesso strumento con cui è stato messo a segno il fatto delittuoso, ha infatti ulteriormente incastrato l’arrestato.

All’uomo vengono contestati il reato di truffa e di rapina, entrambi aggravati dall’essere stati perpetrati all’interno delle sue mura domestiche. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, in un frangente, il 35enne avrebbe scaraventato la donna su una sedia minacciandola di tirargliela addosso.

All’esito dell’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, per lui si è proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo è ora in carcere per rapina aggravata.

Sono tutt’ora in corso approfondite indagini per individuare i responsabili che hanno agito in concorso nel medesimo di reato.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che pertanto, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna.

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Sgombero al sottopasso dello Scalo di San Lorenzo https://www.terzobinario.it/sgombero-al-sottopasso-dello-scalo-di-san-lorenzo/ https://www.terzobinario.it/sgombero-al-sottopasso-dello-scalo-di-san-lorenzo/#respond Thu, 20 Feb 2025 11:54:33 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=387359 Questa mattina, pattuglie del II Gruppo Sapienza della Polizia Locale di Roma Capitale, in collaborazione con la Polizia di Stato, AMA e la Sala Operativa Sociale, è intervenuta nel sottopasso di Porta Maggiore, direzione viale dello Scalo San Lorenzo, per un’operazione finalizzata al ripristino del decoro urbano e all’assistenza delle persone in condizioni di marginalità […]

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Questa mattina, pattuglie del II Gruppo Sapienza della Polizia Locale di Roma Capitale, in collaborazione con la Polizia di Stato, AMA e la Sala Operativa Sociale, è intervenuta nel sottopasso di Porta Maggiore, direzione viale dello Scalo San Lorenzo, per un’operazione finalizzata al ripristino del decoro urbano e all’assistenza delle persone in condizioni di marginalità sociale.

Al momento dell’intervento era presente una sola persona, che si è allontanata spontaneamente senza richiedere alcuna assistenza. Gli operatori AMA hanno provveduto alla rimozione di cartoni, lamiere, masserizie e altri materiali accumulati, restituendo l’area alla piena fruibilità. Il tunnel è stato inoltre ripulito e sanificato per garantire condizioni igieniche adeguate.

L’operazione si inserisce in un più ampio piano di interventi mirati al contrasto del degrado urbano e al supporto delle persone in difficoltà, con la collaborazione dei servizi sociali e degli altri enti competenti.

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Rapina da 50mila euro nella villa di mister “Mondo Convenienza” a Civitavecchia https://www.terzobinario.it/rapina-da-50mila-euro-nella-villa-di-mister-mondo-convenienza-a-civitavecchia/ https://www.terzobinario.it/rapina-da-50mila-euro-nella-villa-di-mister-mondo-convenienza-a-civitavecchia/#respond Mon, 17 Feb 2025 20:10:40 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=387134 Giovan Battista Carosi era con il cognato alle Colline dell’Argento quando i malviventi hanno fatto irruzione, indaga la Polizia In sei, con il volto coperto e armati di pistola, hanno fatto irruzione nell’abitazione del proprietario della catena di arredamento ‘Mondo Convenienza’, in via Colline dell’Argento, a Civitavecchia , intorno alle 22.10 di sabato scorso. Dopo […]

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Giovan Battista Carosi era con il cognato alle Colline dell’Argento quando i malviventi hanno fatto irruzione, indaga la Polizia

In sei, con il volto coperto e armati di pistola, hanno fatto irruzione nell’abitazione del proprietario della catena di arredamento ‘Mondo Convenienza’, in via Colline dell’Argento, a Civitavecchia , intorno alle 22.10 di sabato scorso.

Dopo aver chiuso l’uomo in una stanza insieme al cognato, hanno portato via 50mila euro in contanti, due Rolex e altri gioielli il cui valore è ancora da quantificare.

Nessuno è rimasto ferito. Sul posto i poliziotti di Civitavecchia , impegnati nell’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza.

AdnKronos

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Pedopornografia, sette arresti della Polizia nel Lazio https://www.terzobinario.it/pedopornografia-sette-arresti-della-polizia-nel-lazio/ https://www.terzobinario.it/pedopornografia-sette-arresti-della-polizia-nel-lazio/#respond Mon, 17 Feb 2025 17:16:45 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=387120 In esito a una complessa attività d’indagine, la Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lazio ha tratto in arresto 7 uomini, residenti a Roma e provincia, per detenzione e divulgazione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Gli indagati, tutti di sesso maschile e di età compresa tra i 50 e 60 […]

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In esito a una complessa attività d’indagine, la Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lazio ha tratto in arresto 7 uomini, residenti a Roma e provincia, per detenzione e divulgazione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico.

Gli indagati, tutti di sesso maschile e di età compresa tra i 50 e 60 anni, erano uomini insospettabili: operai, tecnici informatici presso un noto Ospedale, un impiegato di un istituto bancario della Capitale, un volontario presso una casa famiglia e un ex amministratore di condominio. Quest’ultimo, in particolare, era in possesso di oltre 150.000 file, collezionati e catalogati da oltre 10 anni.

L’attività di indagine, condotta anche sotto copertura dagli operatori della Polizia Postale, ha permesso di risalire agli indirizzi IP, localizzando i dispositivi contenenti materiale pedopornografico. Al momento dell’esecuzione dei provvedimenti di perquisizione informatica i device erano accesi e i 7 uomini arrestati sono stati colti in flagranza di reato.

Per completezza si precisa che gli indagati sono da ritenere innocenti fino a sentenza definitiva.

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Lui e lei, estorsori ed usurai, arrestati a Val Melaina dalla Polizia https://www.terzobinario.it/lui-e-lei-estorsori-ed-usurai-arrestati-a-val-melaina-dalla-polizia/ https://www.terzobinario.it/lui-e-lei-estorsori-ed-usurai-arrestati-a-val-melaina-dalla-polizia/#respond Fri, 14 Feb 2025 12:14:38 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386927 Conoscenti ed amici in difficoltà: erano le prede prescelte dalla coppia di “cravattari” romani che è stata arrestata, per concorso nei reati di usura ed estorsione, dagli investigatori del III Distretto Fidene-Serpentara in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. A mettere fine ai loro “affari” le indagini degli investigatori del III Distretto Fidene-Serpentara, […]

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Conoscenti ed amici in difficoltà: erano le prede prescelte dalla coppia di “cravattari” romani che è stata arrestata, per concorso nei reati di usura ed estorsione, dagli investigatori del III Distretto Fidene-Serpentara in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

A mettere fine ai loro “affari” le indagini degli investigatori del III Distretto Fidene-Serpentara, che erano intervenuti a seguito della segnalazione di una sparatoria all’interno di un palazzo di via Val Melaina, avvenuta il 25 giugno scorso.

Nell’occasione, i poliziotti avevano trovato all’interno del palazzo cinque bossoli, di cui uno inesploso. Durante la notte, sempre nella stessa via, era scattata la segnalazione per un incendio doloso di un’autovettura, risultata poi essere di proprietà della “moglie strozzina”.

In quel frangente, gli investigatori, ritenendo che i due eventi non fossero casuali ma collegati, avevano avviato un’indagine nei confronti della donna e di suo marito, 43enne già noto alle Forze dell’Ordine per reati specifici.

La meticolosa attività info-investigativa condotta dai poliziotti ha consentito di individuare un giro di prestiti gestito dalla coppia, con tassi usurari che superavano il 350 per cento.

A cadere nello schema erano conoscenti ed amici in gravi difficoltà economiche: consapevoli dei loro “bisogni”, i due si proponevano come “salvatori” offrendo loro la somma necessaria per poi trasformare la loro vita in un incubo. Marito e moglie, infatti, dopo aver elargito il “favore”, chiedevano indietro le somme prestate con interessi da capogiro. In caso di ritardo, al pagamento degli interessi usurari bisognava sommare “i fermi”, oltre alle minacce di morte e di rivendicazioni rivolte anche ai familiari dei “morosi”, in caso di mancato pagamento. La riscossione, inoltre, doveva avvenire in contanti o tramite una carta prepagata.

Gli agenti del Distretto Fidene-Serpentara, anche grazie all’analisi incrociata dei tabulati telefonici dei due arrestati, sono riusciti a ricostruire la vorticosa trappola in cui erano sprofondate le vittime della coppia. Una delle vittime, a fronte di un prestito di 6.000 euro, non solo aveva dovuto restituire loro 30.000 euro, ma, al momento dell’estinzione del debito, sotto la minaccia di morte, era stata costretta ad assicurare loro la riscossione di altri 15.000 euro da pagare con 10 rate mensili. Un’altra vittima, invece, era stata minacciata di perdere la casa qualora non fosse stata in grado di pagare tutto il suo debito.

Un piano escogitato in ogni dettaglio, che è andato però in frantumi all’esito delle indagini del Distretto Fidene coordinate dalla Procura della Repubblica.

L’uomo è attualmente ristretto presso il carcere di Crotone. La moglie, invece, è agli arresti domiciliari.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che pertanto entrambi gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.

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Poliziotti accerchiati da 20 stranieri durante un controllo al Quarticciolo, arrestati in tre https://www.terzobinario.it/poliziotti-accerchiati-da-20-stranieri-durante-un-controllo-al-quarticciolo-arrestati-in-tre/ https://www.terzobinario.it/poliziotti-accerchiati-da-20-stranieri-durante-un-controllo-al-quarticciolo-arrestati-in-tre/#respond Fri, 14 Feb 2025 12:02:32 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386918 Una Volante della Questura intercetta, in via Palmiro Togliatti, una Toyota Aygo che, alla vista della polizia, imbocca il senso di marcia opposto per eludere un eventuale controllo. La sua fuga incontra, però un’immediata battuta d’arresto grazie all’intervento di un altro equipaggio fatto convergere sul posto e il cittadino straniero che era alla guida del […]

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Una Volante della Questura intercetta, in via Palmiro Togliatti, una Toyota Aygo che, alla vista della polizia, imbocca il senso di marcia opposto per eludere un eventuale controllo.

La sua fuga incontra, però un’immediata battuta d’arresto grazie all’intervento di un altro equipaggio fatto convergere sul posto e il cittadino straniero che era alla guida del veicolo viene fermato in via Ostuni per un controllo.

Passano pochi istanti e circa 20 soggetti, tutti di origine extracomunitaria, accerchiano gli equipaggi, riuscendo a far guadagnare la fuga all’uomo che era stato inizialmente sottoposto a controllo.

Sono bastati trenta minuti agli agenti della Questura per dare spunto ad un controllo strutturato, che ha visto 10 Volanti ed un contingente della Forza pubblica far scattare un nuovo blitz a via Ostuni.

Il bilancio, dopo appena 10 minuti dall’inizio dell’operazione, è stato di 19 fermati, tra cui il soggetto poco prima datosi alla fuga.

Tutti di origine extracomunitaria, sono stati accompagnati all’ufficio immigrazione, dove sono in corso gli approfondimenti di rito per valutarne una eventuale espulsione dal territorio nazionale.

Per i tre arrestati è stato contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Per un quarto soggetto, invece, è scattata la denuncia per possesso di oggetti atti ad offendere.

La risposta data dalla Polizia di Stato rappresenta ancora una declinazione di quella fermezza e determinazione al controllo di un territorio che non può e non deve cedere ad un humus criminoso e criminogeno che, anche ieri sera, sebbene invano, ha tentato di opporsi alle istituzioni.

Si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza passata in giudicato.

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Droga recapitata a casa, due arresti della Polizia all’Appio https://www.terzobinario.it/droga-recapitata-a-casa-due-arresti-della-polizia-allappio/ https://www.terzobinario.it/droga-recapitata-a-casa-due-arresti-della-polizia-allappio/#respond Fri, 14 Feb 2025 11:12:57 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386910 Avvalendosi di un fidato collaboratore, aveva avviato un fiorente commercio di stupefacente con un servizio di consegna a domicilio. Da giovane “imprenditore” del settore, il 21enne romano, tutte le mattine, incontrava a casa il suo “socio in affari”, un romano di 44 anni, impartendo ordini e direttive circa le consegne da effettuare in giornata. Secondo […]

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Avvalendosi di un fidato collaboratore, aveva avviato un fiorente commercio di stupefacente con un servizio di consegna a domicilio.

Da giovane “imprenditore” del settore, il 21enne romano, tutte le mattine, incontrava a casa il suo “socio in affari”, un romano di 44 anni, impartendo ordini e direttive circa le consegne da effettuare in giornata.

Secondo appuntamento a fine serata con la consegna dei profitti della giornata ed un resoconto dettagliato dell’attività svolta.

La coppia di pusher, però, era monitorata da tempo dagli investigatori del Commissariato Appio, perché ritenuta responsabile di un traffico di droga nella zona.

A destare il sospetto degli Agenti del Commissariato proprio quegli incontri consuetudinari tra i due, ripetuti per ben due volte al giorno. Gli investigatori, infatti, nel corso di mirati servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, avevano notato ed “attenzionato” già da qualche giorno “l’addetto alle consegne” aggirarsi in zona a bordo di una Dacia Sandero ed intrattenersi pochi minuti con dei presunti clienti.

Così, a seguito di mirati servizi di osservazione e di appostamento, i poliziotti hanno sorpreso i due soci “in diretta” proprio quando, durante il “briefing” mattutino, il pusher 21enne riponeva nell’auto utilizzata per la consegna una pochette dorata contenente lo stupefacente da consegnare porta a porta.

A quel punto è scattato il blitz degli agenti, che hanno prontamente bloccato il 21enne ed il suo complice. Quando i poliziotti hanno controllato la pochette hanno trovato diverse dosi di cocaina e crack destinate alla consegna del giorno.

I riscontri immediatamente successivi hanno poi restituito conferma ai poliziotti di quanto da loro sospettato. All’interno della Dacia – come emerso dalla perquisizione – agganciate sotto i sedili, due scatoline di metallo con calamite legate con del nastro adesivo, contenenti 30 grammi di cocaina, già suddivisa in involucri.  Lo stesso “marchingegno” era stato utilizzato per nascondere altre dosi di cocaina nell’altra autovettura parcheggiata, di proprietà del 21enne.

La perquisizione domiciliare del suo appartamento ha consentito, poi, di rinvenire nella camera da letto, nascoste sotto il materasso, altre 180 dosi di cocaina per un totale di 180 grammi.

Al termine degli accertamenti, il 21enne è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Convalidato l’operato della Polizia di Stato, il giudice ha disposto per il 21enne la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati sono da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato.

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La segrega in cantina, si salva con il Signal for Help: la polizia arresta un 45enne napoletano https://www.terzobinario.it/la-segrega-in-cantina-si-salva-con-il-signal-for-help-la-polizia-arresta-un-45enne-napoletano/ https://www.terzobinario.it/la-segrega-in-cantina-si-salva-con-il-signal-for-help-la-polizia-arresta-un-45enne-napoletano/#respond Thu, 13 Feb 2025 19:29:03 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386900 Viveva da anni chiusa a chiave in una cantina adibita a camera da letto, segregata dal suo compagno, un napoletano di 45 anni, che la costringeva ad una vita di soprusi e vessazioni. La donna ha riacquistato la “libertà” grazie alla segnalazione di una cittadina alla Polizia, dopo che aveva visto il compagno aggredirla in […]

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Viveva da anni chiusa a chiave in una cantina adibita a camera da letto, segregata dal suo compagno, un napoletano di 45 anni, che la costringeva ad una vita di soprusi e vessazioni.

La donna ha riacquistato la “libertà” grazie alla segnalazione di una cittadina alla Polizia, dopo che aveva visto il compagno aggredirla in strada.

È accaduto qualche pomeriggio fa, quando il suo “aguzzino”, deciso a farle prendere una boccata d’aria, l’ha portata a fare una passeggiata per le vie del quartiere. Qualcosa, però, ha inclinato i suoi buoni propositi, perché all’improvviso – per una parola fuori posto – l’uomo ha iniziato ad aggredirla prima verbalmente e poi fisicamente.

Ad assistere alla scena una residente della zona che è immediatamente intervenuta in soccorso della vittima provando a fermare l’uomo mentre la trascinava per i capelli per ricondurla nella “spelonca”. Quando, poi, il 45enne ha iniziato a minacciare anche lei invitandola a non intromettersi, la donna non ha esitato un attimo e ha chiamato l’ 112 (N.U.E.). All’arrivo dei poliziotti del Commissariato Tor Carbone, ha fornito loro ogni descrizione utile sulla coppia e sulla direzione di fuga dell’uomo, che aveva trascinato con sé la compagna facendo perdere le loro tracce.

Poco dopo, gli agenti avevano rintracciato l’abitazione dove l’uomo viveva con la mamma.

Nonostante, però, i tentativi di quest’ultimo di minimizzare l’accaduto e di catturare il consenso della compagna-vittima, la donna ha affidato la sua disperazione ad un gesto. Nelle sue quattro dita alzate – comunamente note come “Signal for help”– i poliziotti hanno “sentito” il suo urlo disperato di aiuto e le si sono avvicinati per tranquillizzarla ed aiutarla a rompere il suo muro di paura e sofferenza. Solo allora la donna ha trovato il coraggio di parlare e di mostrare loro lo scantinato dove da anni era costretta a vivere le sue giornate. Un materasso matrimoniale, una cassettiera, alcuni sacchi con dei vestiti ed un secchio che la donna era costretta ad utilizzare per i suoi bisogni fisiologici.

Mentre la donna si è spogliata delle sue paure per poi essere affidata ad un centro anti-violenza, il suo aguzzino è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia.  

 La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’operato della Polizia di Stato e l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato.

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Tre topi d’appartamento beccati dalla Polizia a San Giovanni https://www.terzobinario.it/tre-topi-dappartamento-beccati-dalla-polizia-a-san-giovanni/ https://www.terzobinario.it/tre-topi-dappartamento-beccati-dalla-polizia-a-san-giovanni/#respond Tue, 11 Feb 2025 19:55:27 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386789 Sono due ventenni e un cinquantenne i tre topi di appartamento finiti in manette dopo l’intervento degli agenti del Commissariato Appio. Mentre il cinquantenne è rimasto lungo la via a fare da ‘palo’, gli altri due componenti, dimostrandosi provetti ‘climbers’, si sono arrampicati sfruttando i tubi del gas che corrono lungo la parete perimetrale dell’immobile […]

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Sono due ventenni e un cinquantenne i tre topi di appartamento finiti in manette dopo l’intervento degli agenti del Commissariato Appio.

Mentre il cinquantenne è rimasto lungo la via a fare da ‘palo’, gli altri due componenti, dimostrandosi provetti ‘climbers’, si sono arrampicati sfruttando i tubi del gas che corrono lungo la parete perimetrale dell’immobile condominiale, per poi forzare una porta finestra di un appartamento del quinto piano e farvi accesso.

Dopo aver messo a segno il colpo, sottraendo orologi di valore ed altri effetti personali dei proprietari di casa, i due giovani ladri, per allontanarsi, preferendole alle più tradizionali scale condominiali, hanno di nuovo optato per le stesse tubature, calandosi fino alla strada, dove si sono poi ricongiunti con il cinquantenne.

Il piano, ben architettato, è stato mandato in fumo tuttavia dagli agenti della Polizia di Stato che erano appostati nelle immediate vicinanze e che sono riusciti, in sicurezza, a bloccare i tre una volta ricompattatisi ed intenti a raggiungere poi l’autovettura parcheggiata poco distante.

L’arresto si inserisce nella cornice di mirati controlli che gli agenti del Commissariato di zona pongono in essere sistematicamente per la prevenzione dei furti in appartamento.
Nel dettaglio, la presenza dei tre non era sfuggita all’occhio attento dei poliziotti impegnati nel controllo del territorio, che, già da alcune ore prima dei fatti, avevano notato gli arrestati aggirarsi con sospetto per le vie del quartiere.

L’attività di pedinamento posta in essere nelle ore successive ha consentito di monitorare con estrema discrezione i movimenti del gruppo, fino poi all’intervento che ha messo fine alle progettualità criminose, con la restituzione della refurtiva agli aventi diritto.

Ad orientare le mire furtive dei tre arrestati, secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia di Stato durante i pedinamenti, erano le impalcature installate presso edifici condominiali in ristrutturazione, che, anche per la tecnica utilizzata per allontanarsi dall’appartamento vittima di furto, rappresentavano uno strumento facilitatore per l’accesso agli obiettivi individuati.

Per completezza si rappresenta che l’operato della Polizia di Stato è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria e che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari; pertanto, gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza passata in giudicato.

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Otto arresti a Tor Bella Monaca per spaccio, giro di vite della Polizia https://www.terzobinario.it/otto-arresti-a-tor-bella-monaca-per-spaccio-giro-di-vite-della-polizia/ https://www.terzobinario.it/otto-arresti-a-tor-bella-monaca-per-spaccio-giro-di-vite-della-polizia/#respond Tue, 11 Feb 2025 19:51:20 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386785 Guidati dal loro ‘Faro’ antidroga, gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto e sequestrato lo stupefacente del tipo hashish e cocaina  occultato tra i ciuffi d’erba dei prati delle aree verdi urbane o  in piccole fessure ricavate tra gradini di spazi pubblici, nel corso   dell’ennesimo blitz in zona Tor Bella Monaca andato in scena […]

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Guidati dal loro ‘Faro’ antidroga, gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto e sequestrato lo stupefacente del tipo hashish e cocaina  occultato tra i ciuffi d’erba dei prati delle aree verdi urbane o  in piccole fessure ricavate tra gradini di spazi pubblici, nel corso   dell’ennesimo blitz in zona Tor Bella Monaca andato in scena nel pomeriggio di ieri.

Sono otto complessivamente le persone arrestate in flagranza.

Tra i reati contestati, oltre allo spaccio di sostanze stupefacenti, anche l’evasione e la resistenza a pubblico ufficiale opposta ad alcuni dei soggetti fermati.

A condurre le operazioni il dirigente del VI Distretto di PS Casilino, che sia è avvalso della collaborazione, oltre che degli agenti della Polizia di Stato, anche di unità operative della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Roma Capitale.

L’occultamento dello stupefacente in spazi pubblici open air, quale stratagemma utilizzato per rendere più difficile il ritrovamento da parte delle Forze di Polizia, non aveva fatto i conti con il fiuto delle unità cinofile della Questura e, in particolare, con ‘Faro’, il cane antidroga della Polizia di Stato, che non si è fatti ingannare.

Per alcuni dei soggetti fermati l’arresto è scattato dopo una fuga messa in atto lungo alcune aree verdi della zona, poi terminata grazie all’opera di cinturazione assicurata dagli agenti della Polizia di Stato.

In attuazione delle strategie operative volute dal Questore di Roma, l’operazione di ieri, che si somma alle tante altre già messe a segno negli ultimi mesi, con un approccio grandangolare, si è tradotta altresì nel controllo di alcune video lottery della zona, spesso luoghi di ritrovo di soggetti pregiudicati.

I gestori di entrambe le attività commerciali sono stati sanzionati per la violazione delle norme che regolamentano gli orari di sospensione delle attività di gioco.

Non sono mancati gli accessi presso strutture recettive low cost della zona, anche al fine di scongiurare che le stesse possano essere utilizzate come punti di riparo per soggetti controindicati.

In tale contesto, il gestore di una delle attività sottoposte a verifica è stato sanzionato e denunciato per la violazione della normativa che disciplina la comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza nei termini prescritti delle generalità degli ospiti.

Complessivamente sono circa 350 le persone che sono state identificate, oltre i numerosi veicoli a bordo dei quali viaggiavano.

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Stalker viola il divieto di avvicinamento e si presenta dalla ex, arrestato grazie all’app YouPol https://www.terzobinario.it/stalker-viola-il-divieto-di-avvicinamento-e-si-presenta-dalla-ex-arrestato-grazie-allapp-youpol/ Fri, 07 Feb 2025 17:42:06 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386490 Nel tempo era diventato il suo incubo: dopo anni di minacce e percosse, la donna, all’ennesimo episodio di violenza, era riuscita a ribellarsi e aveva trovato il coraggio di denunciare l’ormai ex compagno. Lo scorso settembre, nei confronti dell’uomo, un quarantaseienne marchigiano, era scattata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla […]

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Nel tempo era diventato il suo incubo: dopo anni di minacce e percosse, la donna, all’ennesimo episodio di violenza, era riuscita a ribellarsi e aveva trovato il coraggio di denunciare l’ormai ex compagno.

Lo scorso settembre, nei confronti dell’uomo, un quarantaseienne marchigiano, era scattata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, aggravata dall’obbligo di firma.

Noncurante delle prescrizioni a lui imposte, tuttavia, a distanza di sei mesi, l’uomo ha provato a riavvicinarsi cercando di carpire la fiducia dell’ex compagna.

Offrendosi di prepararle la cena, è così riuscito a convincerla ad aprirgli la porta. Dopo aver mangiato a tavola insieme, però, quando era arrivato il momento di salutarsi, il quarantaseienne ha insistito ripetutamente affinché la padrona di casa lo ospitasse anche per la notte.

A quel punto la donna, memore dei loro “trascorsi”, intimorita da una sua possibile reazione violenta, ha scelto di assecondarlo mettendogli a completa disposizione la sua camera da letto.

Quando poi, il mattino seguente, lo ha invitato nuovamente ad andare via, l’uomo, che nel frattempo si era convinto che la cena della sera precedente fosse stata sufficiente per riconquistarla, ha iniziato ad inveire contro l’ex compagna con insulti e minacce.

Le sue urla hanno però attirato l’attenzione di un residente, che ha segnalato “in diretta” la lite alla polizia tramite l’applicazione “YouPol”, che è stata acquisita in tempo reale dalla sala operativa della Questura.

Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti del VI Distretto Casilino, che hanno intercettato dal pianerottolo dell’abitazione la voce dell’uomo, esattamente nel momento in cui la minacciava ordinandole di guadagnare tempo finché non fosse riuscito a nascondersi.

La sua tana, tuttavia, non è sfuggita ai poliziotti: nascosto nel letto, sotto le coperte, “l’ospite sgradito” è quindi finito in manette per il reato di maltrattamenti in famiglia e per inottemperanza alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex convivente.

L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato della Polizia di Stato ed ha disposto per l’uomo la misura della custodia in carcere.

Per completezza si precisa che l’indagato, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato.

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Daspo “fuori contesto”, 16 provvedimenti della Polizia contro ultras laziali, romanisti e napoletani https://www.terzobinario.it/daspo-fuori-contesto-16-provvedimenti-della-polizia-contro-ultras-laziali-romanisti-e-napoletani/ Fri, 07 Feb 2025 17:05:59 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386473 Destinatari del provvedimento tutti soggetti denunciati negli ultimi due anni in occasione dei fatti di Acca Larentia Sono 16 i provvedimenti adottati dal Questore di Roma a carico di altrettanti soggetti resisi responsabili con reiterazione della violazione delle norme che vietano comportamenti apologetici del fascismo. Sono tutte persone denunciate negli ultimi due anni in occasione […]

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Destinatari del provvedimento tutti soggetti denunciati negli ultimi due anni in occasione dei fatti di Acca Larentia

Sono 16 i provvedimenti adottati dal Questore di Roma a carico di altrettanti soggetti resisi responsabili con reiterazione della violazione delle norme che vietano comportamenti apologetici del fascismo. Sono tutte persone denunciate negli ultimi due anni in occasione della commemorazione di Acca Larentia, provenienti da Roma ed altre province del territorio nazionale tra cui Milano, Napoli, Salerno, Caserta e Avellino.

Tra i soggetti colpiti dalle misure anche tifosi delle due squadre romane e sostenitori della società calcistica napoletana.

Dei 16 provvedimenti emessi, 3 hanno durata di 6 anni “aggravata” dall’obbligo di firma presso gli Uffici di Polizia, mentre gli altri 13 sono stati adottati per periodi compresi tra uno e due anni.

Nella stessa cornice giuridica, sono in valutazione le posizioni di oltre 200 soggetti resisi responsabili di altre ipotesi delittuose per le quali è espressamente prevista l’applicabilità del c.d. Daspo “fuori contesto”, dunque a prescindere dalla commissione di episodi di violenza in ambito sportivo. Tutte persone – la cui posizione è al vaglio degli agenti della Divisione Anticrimine della Questura – già denunciate per reati connessi alla droga, risse ed altri episodi di violenza nonché per incidenti di piazza, che li hanno visti coinvolti, non da ultimo, lo scorso 11 gennaio a San Lorenzo.

La valutazione sui precedenti penali e di polizia proseguirà con costante attenzione allo scopo di allontanare dalle curve, in una prospettiva di tempo sostenibile, persone chiaramente inclini alla commissione di reati e quindi pericolose.

Con la stessa costanza e sostenibilità proseguono le sanzioni a carico di tifosi che violano il regolamento d’uso dell’impianto con condotte che, qualora reiterate, comporteranno l’applicazione della più grave misura del Daspo. Fino ad ora, sono 186 quelle adottate dall’inizio di questo campionato; 20, invece, i mancati gradimenti emessi da inizio stagione dalla società sportiva della Roma.

Obiettivo condiviso quello di realizzare condizioni di legalità delle curve da preservare per i veri tifosi.

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Corteo e presidio di trattori a Civitavecchia, paralizzata la Mediana https://www.terzobinario.it/corteo-e-presidio-di-trattori-a-civitavecchia-paralizzata-la-mediana/ Fri, 07 Feb 2025 12:40:11 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386460 Sono gli agricoltori di stanza a Torrimpietra “andati incontro” a quelli della Maremma, tutti scortati dalla Polizia Corteo di oltre una decina di trattori della rappresentanza di agricoltori dei territori di Fiumicino, Cerveteri, Anguillara a Civitavecchia scortati dalla Polizia nel centro della città portuale. Sono gli agricoltori in presidio dallo scorso 28 gennaio lungo il […]

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Sono gli agricoltori di stanza a Torrimpietra “andati incontro” a quelli della Maremma, tutti scortati dalla Polizia

Corteo di oltre una decina di trattori della rappresentanza di agricoltori dei territori di Fiumicino, Cerveteri, Anguillara a Civitavecchia scortati dalla Polizia nel centro della città portuale.

polizia mediana civitavecchia 11

Sono gli agricoltori in presidio dallo scorso 28 gennaio lungo il km 29 dell’Aurelia tra Torrimpietra e il Granaretto.

I portavoce riferiscono che “l’intenzione è quella di riunirsi con i trattori provenienti da Capalbio ed Emilia Romagna”.

Motivo della protesta la questione dei “prezzi dei prodotti agricoli, sottopagati” chiedendo, “nel difendere il nostro lavoro, che ci sia un prezzo equo e riconosciuto per i prodotti agricoli”, oltre alla battaglia contro le “importazioni selvagge nei settori più esposti alla concorrenza sleale”.

La diocesi di Porto-Santa Rufina e Civitavecchia-Tarquinia, su indicazione del vescovo Gianrico Ruzza, è solidale: “L’Osservatorio agricolo portuense – dice il prelato- nasce per ascoltare le sofferenze e le fatiche del mondo agricolo e per condividere la bellezza di una prospettiva di amore verso il mondo agricolo nella concretezza. Con questo tavolo permanente di lavoro desideriamo portare avanti iniziative possibili di aggregazione e di vicinanza tra le varie aziende produttrici per uno sviluppo in sintonia con la logica dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, da cui trarre ispirazione per attività di promozione del lavoro e di speranza per le nuove generazioni. Ringrazio l’assessore Giancarlo Righini che ha partecipato all’incontro e si è reso disponibile a continuare a dialogare e a interagire con questo osservatorio, che vuole fare da ponte fra le istituzioni e la base lavorativa, in particolare quella che ha le maggiori difficoltà a gestire le capacità produttive”.

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Agguato contro una coppia a Corviale, la Polizia identifica tre uomini https://www.terzobinario.it/agguato-contro-una-coppia-a-corviale-la-polizia-identifica-tre-uomini/ Thu, 06 Feb 2025 13:26:23 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386399 Li hanno accerchiati in piena notte a Corviale, nei pressi di Largo Emilio Quadrelli. A rimanere vittime dell’agguato è stata una coppia di fidanzati. L’uomo, il primo ad essere aggredito, sarebbe stato avvicinato da un gruppo di persone che avrebbe prima cercato di farlo cadere da un muretto stringendolo per il collo, per poi colpirlo […]

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Li hanno accerchiati in piena notte a Corviale, nei pressi di Largo Emilio Quadrelli. A rimanere vittime dell’agguato è stata una coppia di fidanzati.

L’uomo, il primo ad essere aggredito, sarebbe stato avvicinato da un gruppo di persone che avrebbe prima cercato di farlo cadere da un muretto stringendolo per il collo, per poi colpirlo inizialmente con calci e pugni e successivamente al braccio con una mazza da baseball.

Solo quando la vittima, un cinquantaduenne romano, è riuscito a sottrarsi ai colpi e si è voltato alla ricerca della fidanzata, si è accorto che la donna veniva minacciata dai suoi stessi aggressori che le puntavano una pistola al volto. 

“Era molto simile a quelle che usa la Polizia, ma forse più piccola” ha poi dichiarato la giovane, in sede di denuncia, agli investigatori dell’XI Distretto San Paolo, che stanno indagando per ricostruire quanto accaduto lunedì notte.

Le vittime hanno allertato l’ 1 1 2 (N.U.E.) solo una volta rifugiatesi a casa e sul posto è immediatamente intervenuta la polizia. L’uomo, nel frattempo ricoverato al pronto soccorso, ha riportato una prognosi di sette giorni.

Le indagini avviate dalla Polizia di Stato nell’imminenza dell’intervento hanno consentito, in poco più di 24 ore, di individuare ed intercettare, grazie alle descrizioni fornite dalle vittime, tre degli aggressori, che sono stati colti di sorpresa presso le rispettive abitazioni dagli agenti del Distretto San Paolo.

Le successive perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire, in casa di uno dei tre – un 19enne romano – uno storditore elettrico perfettamente funzionante, munizioni di vario tipo ed armi repliche, tra le quali quella presumibilmente utilizzata per minacciare la donna: priva di tappo rosso, ma simile a quella in dotazione alle forze dell’ordine.

I tre soggetti – un 19enne, un 25enne e un 48enne romani – sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori approfondimenti per ricostruire la dinamica dell’episodio ed assicurare alla giustizia gli altri componenti del gruppo che hanno preso parte all’aggressione.

Per completezza si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari. I soggetti in narrativa, pertanto, sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza passata in giudicato.

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Spaccio nel sud-ovest di Roma, dieci arresti della Polizia: arrivavano 3 kg di coca al mese https://www.terzobinario.it/spaccio-nel-sud-ovest-di-roma-dieci-arresti-della-polizia-arrivavano-3-kg-di-coca-al-mese/ Thu, 06 Feb 2025 12:35:52 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386369 Con l’esecuzione di questa mattina si è conclusa una complessa indagine sullo spaccio di droga condotta dalla Polizia di Stato in coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Roma. Dieci le persone destinatarie di altrettante misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari. Associazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti i […]

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Con l’esecuzione di questa mattina si è conclusa una complessa indagine sullo spaccio di droga condotta dalla Polizia di Stato in coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Roma.

Dieci le persone destinatarie di altrettante misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari. Associazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti i reati contestati.

L’indagine ha avuto inizio alla fine del 2021, quando gli investigatori del commissariato Spinaceto hanno individuato il filo di una grossa rete che movimentava stupefacenti nella periferia a sud ovest della Capitale. Sviluppati i primi riscontri, l’attività di Polizia Giudiziaria è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Roma.

A finire fin da subito nel mirino degli investigatori, alcuni personaggi già noti alle Forze dell’Ordine tra cui un 49enne, conosciuto con i soprannomi di “il tennista” o “zia”. Sono stati poi individuati almeno due appartamenti in uso alle persone indagate, verosimilmente utilizzati come base di spaccio.

La sinergia operativa degli uomini della Polizia di Stato della sezione antidroga della Squadra Mobile capitolina e degli agenti del commissariato Spinaceto ha permesso, sin dalle prime battute dell’attività di indagine, di individuare il sodalizio criminoso insistente nelle zone di Spinaceto e Laurentino 38.

Al suo vertice era preposto “il tennista”: riforniva i pusher della banda della sostanza stupefacente, ne autorizzava, poi, la consegna settimanale in dosi e teneva la contabilità dei ricavi. In caso di arresto dei suoi sodali, “il tennista” ne curava anche la tutela legale, pagando le spese processuali e riconoscendo un’indennità ai familiari degli indagati.
Diversi i pusher a disposizione dell’associazione, veri e propri “bracci operativi” riforniti a loro volta da uno stretto collaboratore de “il tennista” che fungeva da ‘vettore’: ritirava lo stupefacente, ripartito in dosi, nella base di spaccio e lo distribuiva direttamente agli spacciatori.

Le indagini condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Roma hanno permesso inoltre di quantificare il volume degli affari prodotto dall’illecita attività – pari ad un quantitativo di 2/3 Kg al mese di cocaina – e a ricondurre al gruppo il possesso di un’arma da sparo per rivendicare la loro egemonia territoriale.

Nelle basi di ‘stoccaggio’ sono stati altresì rinvenuti materiale da taglio e strumenti per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente.

Per completezza si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari. I soggetti in narrativa, pertanto, sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza passata in giudicato.

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Dall’aeroporto di Fiumicino a Tor Vergata: scorta della Polizia alla “scatolina della vita” proveniente dalla Germania https://www.terzobinario.it/dallaeroporto-di-fiumicino-a-tor-vergata-scorta-della-polizia-alla-scatolina-della-vita-proveniente-dalla-germania/ Tue, 04 Feb 2025 18:16:30 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386246 Un intervento di speranza che ha avuto un lieto fine a favore della delicata catena di donazione organi. A trasportare in sicurezza l’organo, nello specifico del midollo osseo, sono stati gli Agenti del Commissariato Colombo che giovedì mattina, impegnati nell’ordinaria attività di controllo del territorio, hanno ricevuto dalla Sala Operativa la nota di recarsi urgentemente […]

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Un intervento di speranza che ha avuto un lieto fine a favore della delicata catena di donazione organi.

A trasportare in sicurezza l’organo, nello specifico del midollo osseo, sono stati gli Agenti del Commissariato Colombo che giovedì mattina, impegnati nell’ordinaria attività di controllo del territorio, hanno ricevuto dalla Sala Operativa la nota di recarsi urgentemente all’Aeroporto di Fiumicino, per un servizio di scorta di trasporto organi, in arrivo dalla Germania.

Arrivati al terminal, gli agenti hanno preso contatti con un volontario del Nucleo Operativo Protezione Civile, appena atterrato da Monaco con la borsa refrigerata con all’interno midollo osseo, e lo hanno scortato a bordo della Volante fino al Policlinico Tor Vergata, dove un uomo era in attesa di ricevere un trapianto di midollo, che gli avrebbe salvato la vita.

La tempestività dei poliziotti ha consentito di portare a termine la missione salvavita e raggiungere così in pochi minuti il Centro Trapianti, dove ad attenderli c’era l’equipe medica a cui è stata consegnata la “scatolina della vita” proveniente dal nord Europa, con il plauso dei medici che hanno ricevuto il “prezioso dono”, addirittura in anticipo rispetto ai tempi di consegna previsti.

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Colpisce un minorenne ebreo in via Nazionale, la Polizia arresta l’aggressore https://www.terzobinario.it/colpisce-un-minorenne-ebreo-in-via-nazionale-la-polizia-arresta-laggressore/ Mon, 03 Feb 2025 15:13:57 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386146 I fatti risalgono al 29 gennaio scorso, quando un minore che indossava la kippah, in via Nazionale, a Roma, in compagnia della madre, è stato avvicinato da un soggetto che lo ha colpito a mani nude. L’autore del gesto, identificato per un cittadino egiziano trentatreenne, dopo la segnalazione scattata all’112N, è stato rintracciato a poca distanza […]

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I fatti risalgono al 29 gennaio scorso, quando un minore che indossava la kippah, in via Nazionale, a Roma, in compagnia della madre, è stato avvicinato da un soggetto che lo ha colpito a mani nude.

L’autore del gesto, identificato per un cittadino egiziano trentatreenne, dopo la segnalazione scattata all’112N, è stato rintracciato a poca distanza da personale della Digos, nonché dagli agenti del Commissariato di PS Trevi campo Marzio e Trastevere.

Da quanto ricostruito, l’autore dell’aggressione, nelle fasi immediatamente successive agli atti rivolti al predetto minore, si è poi scagliato contro un esercente commerciale della zona, che era intervenuta per difendere le vittime del gesto

In tale frangente, lo stesso aggressore ha altresì impugnato una bottiglia in vetro che ha estratto da una delle tasche degli indumenti indossate

Il quadro indiziario, tracciato sulla base delle ricostruzioni fornite dalle vittime, ha trovato poi conferma attraverso l’immediata analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza utili che sono state acquisite dagli investigatori.

Il soggetto, all’esito degli approfondimenti investigativi, è stato arrestato per tentato deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso attraverso l’utilizzo di oggetti atti ad offendere

Il provvedimento restrittivo è stato poi convalidato dalla competente Autorità giudiziaria.

Il soggetto, rivelatosi in senza fissa dimora e non gravato da significativi precedenti di polizia, risulta titolare dello status di protezione internazionale nel territorio italiano.

A riguardo, sono in corso gli approfondimenti a cura dell’Ufficio immigrazione della Questura al fine di valutare la posizione dell’arrestato sul territorio nazionale, in stretto raccordo con l’autorità giudiziaria titolare delle indagini

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Roma-Eintracht, scavalcano e lanciano fumogeni: denunciati sei romanisti https://www.terzobinario.it/roma-eintracht-scavalcano-e-lanciano-fumogeni-denunciati-sei-romanisti/ Sat, 01 Feb 2025 17:13:35 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386032 Gli approfondimenti investigativi tesi a risalire all’identità degli autori di episodi di intemperanza registrati all’interno dello stadio in occasione della partita Roma-Eintracht Francoforte disputatasi lo scorso 30 gennaio allo stadio Olimpico sono scattati, a cura del Commissariato di PS Prati, già nelle ore immediatamente successive all’evento sportivo. Sono sei i soggetti a cui è stata […]

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Gli approfondimenti investigativi tesi a risalire all’identità degli autori di episodi di intemperanza registrati all’interno dello stadio in occasione della partita Roma-Eintracht Francoforte disputatasi lo scorso 30 gennaio allo stadio Olimpico sono scattati, a cura del Commissariato di PS Prati, già nelle ore immediatamente successive all’evento sportivo.

Sono sei i soggetti a cui è stata data un’identità, di cui tre per il lancio di artifizi pirotecnici in direzione del settore ospiti, uno per scavalcamento ed uno per invasione di Campo.

Per il sesto tifoso è scattata invece la denuncia per resistenza al pubblico ufficiale, in quanto agevolato l’autore dello scavalcamento avvenuto nel settore Tevere sud a riguadagnare l’interno degli spalti, sottraendosi agli agenti che l’avevano un primo momento fermato.

L’autore dello scavalcamento aveva invaso il terreno di gioco nel settore Curva Sud nel tentativo di recuperare la maglia di uno dei calciatori. Lo stesso è stato già sottoposto a Daspo dal Questore di Roma per la durata di tre anni.

Per tutti gli altri è stata avviata l’istruttoria per l’adozione dello stesso provvedimento amministrativo che vieterà l’accesso all’impianto sportivo ed alle aree pertinenziali allo stesso in occasione delle manifestazioni calcistiche, per una durata che sarà ritenuta congrua, all’esito dell’adozione del provvedimento, in base alla gravità ed alle circostanze delle condotte poste in essere.

Gli approfondimenti investigativi da parte del Commissariato di PS Prati proseguono al fine di riscontrare l’identità di ulteriori soggetti che si sono evidenziati nel corso dell’evento all’interno dello Stadio per atti contrari al regolamento d’uso e dalle norme penalmente rilevanti che regolamentano la condotta degli spettatori in occasione di manifestazioni sportive.

I provvedimenti adottati e la tempestività con la quale si è addivenuti agli stessi sono espressione della strategia della Questura di Roma che, come noto, mira a garantire la migliore accessibilità e fruibilità degli impianti e degli eventi sportivi, ma che allo stesso tempo non prevede tolleranza per ogni gesto o comportamento che possa turbare il buon esito degli stessi.

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Perse un occhio durante il derby, Valerio in visita in Questura https://www.terzobinario.it/perse-un-occhio-durante-il-derby-valerio-in-visita-in-questura/ Fri, 31 Jan 2025 19:34:06 +0000 https://www.terzobinario.it/?p=386018 Preso dalla Polizia colui che il 6 aprile scorso fece esplodere il petardo che ferì il giovane laziale Era il 6 aprile 2024 quando Valerio, giovane supporter biancoceleste, era stato attinto al volto dalle schegge partite dalla deflagrazione di un petardo lanciato in un’aiuola nei pressi dell’Olimpico. Totalmente avulso dalle dinamiche ultras, si stava recando allo […]

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Preso dalla Polizia colui che il 6 aprile scorso fece esplodere il petardo che ferì il giovane laziale

Era il 6 aprile 2024 quando Valerio, giovane supporter biancoceleste, era stato attinto al volto dalle schegge partite dalla deflagrazione di un petardo lanciato in un’aiuola nei pressi dell’Olimpico.

Totalmente avulso dalle dinamiche ultras, si stava recando allo stadio per assistere al derby in compagnia del papà e di alcuni amici, ma quella sera, che avrebbero voluto trascorrere insieme all’insegna di un tifo “sano”, si è trasformata in un incubo.

In pochi istanti, Valerio aveva sentito intorno a lui una marea di voci a lui sconosciute. Accanto c’era il papà, che con le sue stesse mani cercava di tamponare affannosamente la copiosa fuoriuscita ematica proveniente dal suo occhio.

In quei minuti così drammatici, che sono sembrati ore, erano stati gli agenti del commissariato Ponte Milvio, impiegati nei servizi di ordine pubblico in occasione della partita, a prestare i primi soccorsi ed allertare immediatamente personale del 118, che poi aveva trasportato il ragazzo al policlinico Gemelli. Qualche giorno dopo, la triste diagnosi prospettatagli dai medici fin dall’inizio ha trovato riscontro: Valerio aveva perso l’uso dell’occhio ferito.

“Ricordo perfettamente la promessa fatta al papà il giorno dopo l’episodio”, ha ricordato -insieme al Questore- il dott. Ricciardi, dirigente del commissariato Ponte Milvio. “Non posso cancellare ciò che è successo, ma le prometto che troverò il responsabile”.

La ricognizione di tutte le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, la ricerca spasmodica di ogni dettaglio per addivenire all’identificazione certa del soggetto, hanno consentito ai poliziotti di individuare il responsabile, che, un mese dopo, è stato fermato dagli agenti nei pressi dell’Olimpico mentre stava andando allo stadio per Lazio-Empoli.

Il lavoro scrupoloso dei poliziotti non ha restituito a Valerio la sua vista, ma “la vicinanza, la gentilezza e l’abnegazione dimostrate nei confronti del nostro ragazzo non la dimenticheremo mai. A loro, va la nostra più sincera gratitudine”. Queste le parole rivolte da Daniela e Fabio, genitori di Valerio, al Questore di Roma, che li ha ricevuti nel suo ufficio qualche giorno fa, per ringraziare il dirigente del Commissariato Ponte Milvio ed i suoi uomini. “Sono la dimostrazione di cosa voglia dire ‘esserci’ da parte delle Istituzioni”.

Un episodio che non va dimenticato e che rinnova l’esigenza di proseguire nella strategia di rigore rispetto alla deriva di illegalità delle due curve romane.

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