Sul caso loculi a Bracciano emerso per la vicenda delle parenti del giornalista Gianluca Semprini (QUI), il sindaco lacustre Marco Crocicchi ha risposto così alla Adnkronos.
“Se Semprini dice che a Bracciano non si può riposare in pace, io oggettivamente ho difficoltà a seguirlo – replica Crocicchi, sindaco di Bracciano – capisco lo stato d’animo, ma la sua è una narrazione parziale, in quanto nella nota dell’ufficio cimiteriale, a firma del capo area e inviata al richiedente, la ricostruzione è completa e puntuale”.
“Abbiamo lavorato un mese con enormi costi di ricerca, però purtroppo questa documentazione non è uscita fuori – spiega il sindaco -. Tra l’altro dopo vent’anni, le norme prevedono uno smaltimento dell’archivio come in effetti è successo nel 2004 per le ricevute di pagamento.
Diverso è il discorso del contratto, che non è agli atti e non può essere andato perso perché dagli anni ’60 è stato istituito il registro atti pubblici. Nel repertorio, il contratto (almeno ai nomi che ci sono stati indicati dall’utente e a quelli dei parenti diretti) non esiste. Per questo l’ufficio ritiene che il contratto non sia mai stato stipulato. Ma il punto è anche un altro: quando a un ufficio – vale per la Rai, per il Comune di Bracciano o per l’Agenzia delle Entrate – non risulta un pagamento, chi è che deve mostrare la ricevuta? Non è colpa dell’ufficio, ma è responsabilità dell’utente mostrare il pagamento”.