Il poker è un gioco bellissimo, ricco di psicologia, di fortuna e di strategia. Pertanto, una profonda conoscenza di ciò che accade durante una mano di poker, quindi, è essenziale per avere successo. Capire quanto valgono, quali sono le carte che vincono o quelle che perdono, permette di sviluppare strategie efficaci che si interrogano sia sulle probabilità che sul comportamento degli avversari.
Classifica delle mani di poker
Il poker, come abbiamo già intuito, è uno dei giochi da casinò più apprezzati al mondo e esistono molte piattaforme qualificate come askgamblers.com/it/giochi-da-casino/poker-online che consentono di avere contezza di ciò che accade nel settore e di cosa offrano gli operatori. Diventa, dunque, fondamentale capire quali sono le combinazioni migliori che un giocatore può avere e quanta probabilità si ha che si verifichino. Vediamo le mani possibili (dalla più forte alla più debole):
- Scala reale: questa è la mano più forte in assoluto. Abbiamo cinque carte delle stesso seme ordinate come decrescenti: asso, re, regina, jack, 10. Questa mano è molto rara e batte qualunque altra.
- Scala colore: sono cinque carte consecutive dello stesso seme senza asso alto. Può capitare, per esempio, che si abbia 8, 7, 6, 5 e 4 di picche. Questa è la seconda mano più forte tra tutte e batte le altre tranne la scala reale.
- Poker: in questo caso abbiamo quattro carte dello stesso valore e una carta di un altro valore. Possiamo avere quattro assi, quattro re e via dicendo. In caso di pareggio, vince chi ha il poker di valore più alto.
- Full: questa è una combinazione di una coppia (due carte dello stesso) e di un tris (tre carte dello stesso valore). Se i giocatori hanno più full, vince chi ha il tris più alto.
- Colore: in questo caso abbiamo cinque carte, non in sequenza, dello stesso seme. Se i giocatori hanno più colore insieme, vince chi possiede la carta più alta
- Scala: sono cinque carte consecutive, anche di semi diverse. Anche n questo caso, tra più giocatori, vince chi ha la carata più alta.
- Tris: tre carte dello stesso valore.
- Doppia coppia: due coppie di carte dello stesso valore. Se le coppie sono uguali, tra più giocatori, il vincitore è determinato dalla quinta carta, detta “kicker”.
- Coppia: due carte dello stesso valore
- Carta alta: se nessun giocatore, in una mano, ha i punteggi elencati, la mano si valuta su chi la carta più alta.
Qual è la strategia basta sulla classificazione delle mani?
Ora che è ben chiara la classificazione delle mani, il focus si sposta su come usare queste nozioni per massimizzare le probabilità di successo. Una buona strategia, nel gioco del poker, non è mai basata solo sulla forza della propria mano, ma anche sul contesto in cui si sta giocando, la comprensione di ciò che sta accadendo e il comportamento degli avversari.
Una regola importante può essere quella di giocare le mani forti e andare via quando si hanno mani deboli. In pratica si giocano solo le mani che hanno una buona probabilità di vincita. Questo è un comportamento semplice, diciamo che è quello che viene in mente di fare quando si guardano le carte. Tuttavia, in molti casi, i giocatori bluffano così che si possa provare a ingannare l’avversario, anche se hanno una mano debole.
Un’altra cosa a cui si può pensare è capire quante possibilità ci siano di migliorare la propria mano. Cioè se abbiamo quattro carte dello stesso seme è possibile immaginare che, cambiando una carta, si possa completare un colore. Questa probabilità può essere calcolare in base alle carte che sono rimaste nel mazzo e quelle che sono già uscite.
Ancora si può leggere il bluff dell’avversario o provare, noi stessi, a farlo. Se non si ha una mano forte si può, infatti, indurre l’avversario a credere che si abbia una mano migliore di quella che si ha in realtà. Questa strategia può essere importantissima contro quegli avversari che non hanno una mano forte e non hanno voglia di continuare la partita avendo un punteggio basso. Il bluff, comunque, va sempre usato con cautela. Se si esagera, gli avversari potrebbero scoprirlo e potrebbero approfittarne.
Anche la posizione che si ha, durante la mano, al tavolo può essere molto importante. Se si ha la possibilità di vedere prima cosa decidono di fare gli avversari, si può approntare una strategia più congeniale per quel tipo di gioco e per quella mano. Viceversa, se si parla per primi, saranno gli avversari a essere avvantaggiati. In più, si può avere vantaggio dalla variante del poker che si sta giocando. Il Texas Hold’em, ad esempio, ha un sacco di carte scoperte a terra e, tramite gli “outs”, si può immaginare cosa abbia in mano l’avversario con maggiore facilità rispetto al poker tradizionale.
La magia del poker: tanti i film che lo hanno raccontato
La bellezza di un gioco di carte come il poker è molto semplice da contestualizzare e non solo attraverso il gioco d’azzardo. Sono, infatti, tanti, tantissimi, i film che hanno raccontato storie di poker. Dal più recente Molly’s Game passando per Maverick o 007 Casinò Royale, il poker fa parte dell’immaginario iconografico del cinema, con tante rappresentazioni, anche abbastanza realistiche, dell’adrenalina che cresce in una partita al casinò o tra amici. Non dimentichiamo, infatti, Regalo di Natale, un film di Pupi Avati del 1986, che racconta, con mano drammatica, una partita tra amici che diventa un momento di riflessione, tristezza, tensione.
Insomma, il poker può diventare metafora di una vita intera, un momento di riscatto, può raccontare, in pochi attimi, storie incredibili. E questo, accompagnato da una strategia fondamentale per la possibile vincita, diventa teatro di emozioni fuori dal comune. Imparare quelle che sono le mani, dunque, può essere un modo per avvicinarsi a questo tipo di gioco che, negli anni, non ha mai perso appeal, neppure con l’avvento dei videopoker che, ancora oggi, hanno un numero sempre crescente di appassionati in tutto il mondo.