Si conclude tristemente la vicenda legata allo stabilimento balneare Ocean Beach, che lo scorso anno aveva deciso non aderire alla proposta di Ostilia di usufruire delle aree della società fino a scadenza della concessione demaniale, vale a dire nel 2020.
Il comune, dopo richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio locale marittimo di Ladispoli, ha avvitato l’iter per la revoca della concessione demaniale in quanto constatato che l’attività dello stabilimento non è più partita e che quindi non erano più rispettate le clausole per cui era stata rilasciata la concessione. Tra queste vi era l’obbligo di sorveglianza dei bagnanti, la pulizia dell’arenile e la messa a disposizione di servizi pubblici.
La società ha tentato di opporsi alla revoca della concessione adducendo come motivazione l’impossibilità di aprire il ristorante ed il bar che, come da sentenza del 2009, ricadono sul terreno della Società Ostilia. Ma questo fatto, che riguarda l’annosa vicenda tra i due privati, nulla ha a che fare secondo il comune con la questione demaniale che riguarda invece l’area pubblica.
Il comune avrebbe chiesto ad Ocean Surf di mettersi in regola, attivando i servizi richiesti dalla concessione. In sostanza sarebbe bastato riaprire la parte sulla spiaggia, con annessa sorveglianza e pulizia dell’arenile.
Il dirigente preso atto che nessuna richiesta di SCIA era stata presentata si è visto quindi costretto a procedere con la revoca della concessione che pone di fatto fine allo stabilimento che ora dovrà provvedere anche allo sgombero di tutto quanto è presente in area demaniale.