Cadde dall'albero della Vespucci a largo di Civitavecchia: condannati quattro ufficiali della Marina • Terzo Binario News

Cadde dall’albero della Vespucci a largo di Civitavecchia: condannati quattro ufficiali della Marina

Mag 5, 2023 | Civitavecchia, Cronaca

La sentenza emessa dalla giudice del tribunale civitavecchiese Vittoria Soldani

Condannati quattro alti ufficiali della Marina Militare. A distanza di ben 11 anni dalla tragedia, si è finalmente concluso il processo di primo grado sulla morte di Alessandro Nasta, nocchiere brindisino che il 24 maggio 2012 perse la vita all’età di 29 anni, a seguito di una caduta da un albero di nave Vespucci, nave scuola della Marina Militare.

La sentenza è stata emessa nelle scorse ore dal giudice del tribunale di Civitavecchia, Vittoria Soldani.

L’accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Federica Matarazzo. 

Sono stati condannati con pene che vanno da un minimo di un anno e 2 mesi a un massimo di un anno e 10 mesi, con concessione del beneficio della sospensione: Domenico La Faia, 60 anni, all’epoca comandante della Vespucci; l’ammiraglio Bruno Branciforte, 75 anni, ex capo di stato maggiore della Marina; l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, 70 anni, all’epoca capo della squadra navale; l’ex capo di stato maggiore Luigi Binelli Mantelli, 72 anni.  Tutti e quattro gli imputati erano accusati del reato di concorso in omicidio colposo. Secondo l’accusa, in particolare, a bordo della nave non erano state applicate delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Contestata, nello specifico, la mancata applicazione dei sistemi di ritenuta degli acrobati del mare. I genitori e la sorella di Nasta si sono costituiti parte civile. 

 Nasta, impegnato in una manovra alle vele, cadde da un’altezza di circa 54 metri, battendo la testa sul ponte di coperta. Il giovane brindisino fu trasportato in elicottero presso l’ospedale di Civitavecchia, dove morì poche ore dopo per le numerose fratture riportate. La tragedia si verificò mentre il veliero, partito dalla base navale di La Spezia, si trovava al largo di Civitavecchia. Dopo la morte di Nasta furono addottati di sistemi di sicurezza che dovrebbero scongiurare il ripetersi di simili incidenti.

(da Brindisi Today)