Bracciano, problemi burocratici bloccano compravendite di immobili in cooperativa • Terzo Binario News

Bracciano, problemi burocratici bloccano compravendite di immobili in cooperativa

Giu 6, 2018 | Bracciano

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione dell’agenzia Gabetti di Bracciano che mette in luce un problema burocratico che sta interessando numerosi acquirenti e venditori di immobili.

Molti immobili a Bracciano Due e a Campo della Fiera, e la stessa Piazza Don Cesolini, sono stati edificati da Cooperative su terreni in concessione dal Comune di Bracciano.
Detti immobili in edilizia economica e popolare, sono stati edificati con apposita convenzione in atto Pubblico tra il Comune e le Cooperative, ai sensi dell’articolo 35 della legge 865/1971, da detta convenzione si evidenziava che detti immobili dovevano essere compravenduti a dei prezzi pattuiti tra il Comune e le Cooperative, prezzi più bassi rispetto al mercato e a persone con determinate caratteristiche economiche e sociali.

Non era chiara la situazione della eventuale rivendita da parte dei proprietari anche decorsi i 5 anni dall’acquisto.

Una recente sentenza della Corte Costituzionale del 2015 ha però precisato a pena della nullità degli atti di vendita, che la rivendita ai prezzi favorevoli pattuiti tra il Comune e le Cooperative, non decade ne se a vendere è un privato proprietario, ne decorsi 5 o più anni.

Il Comune di Bracciano come tanti altri Comuni d’Italia, si è immediatamente adoperato emettendo dei consigli comunali e delibere, (Bracciano-Consiglio Comunale n. 39 del 19/11/2015), precisando che si può rivendere a quanto si vuole ma solo rimuovendo il vincolo del prezzo massimo di cessione, e ciò avviene pagando un corrispettivo anche molto elevato alle casse del Comune stesso.

Ciò che vogliamo mettere sotto l’attenzione dei cittadini è che il Comune di Bracciano, procede su richiesta dei proprietari ad inviare i conteggi per i pagamenti, incassa le somme, ma per una questione di incarichi interni, non ha nessuno che appone la firma all’atto di determina che è il passaggio intermedio alla firma dell’atto Notarile di Svincolo che invece ha la persona addetta alla firma.
Insomma dopo il danno la beffa….

Molti proprietari oggi si trovano a dover pagare somme altissime per poter vendere il loro immobile, spesso acquistato a prezzi più elevati all’effettiva vendita in data odierna, anche per effetti del mercato.
I proprietari certi della celerità del Comune, vista la velocità sia ad emettere il consiglio comunale precisando le quote da pagare, sia nel fare i conteggi, questi pagano e firmano dei compromessi di vendita impegnandosi a rogiti notarili con scadenze ben precise, certi e fiduciosi dell’operatività degli addetti del Comune di Bracciano.

Attualmente l’area urbanistica del Comune sembra essere sprovvista della persona che firmi la determina, passaggio necessario per avere l’atto di svincolo dal prezzo massimo di cessione, anche avendo conteggiato quanto far pagare, aver chiesto di pagare con tanto di protocollo e raccomandata, e incassato le somme.

Molti proprietari oggi sono INADEMPIENTI VERSO GLI ACQUIRENTI, con tutti gli effetti del caso, restituzione di caparre raddoppiate, acquirenti che si trovano senza casa avendo magari immaginato di prendere possesso della nuova nei tempi previsti dal preliminare, mutui deliberati ma scaduti….

Come Agenzia Gabetti, mi sento a tutela dei cittadini di denunciare questo gravissimo disservizio, che ricade sia al singolo cittadino che sull’intera popolazione.

Ci rivolgiamo a chi ci amministra, segnalando che circa il 30% degli immobili di Bracciano ricadono in questa procedura, e se tutto scorresse come dovrebbe, LE CASSE DEL COMUNE POTREBBERO TORNARE AD ESSERE FLORIDE, E NEL BENE DI TUTTI LA CITTA’ POTREBBE MIGLIORARE, investendo queste somme al miglioramento dei servizi ormai carenti, o investendo nel tanto sognato turismo di una delle città più belle d’Italia.