Finora il dibattito sul biogas è stato schiacciato sulla posizione di netta contrarietà dei comitati ambientalisti. Dopo il parere dell’ingegner Matthew J. Allen e del ricercatore ENEA Filippo Moretti, che hanno avuto il pregio di arricchire la discussione inserendola in un contesto più ampio e trattando anche i vantaggi del biogas, sul tema interviene anche Simone Itri, ex consigliere comunale di Ladispoli, oggi agricoltore residente a Cerveteri impegnato nel campo delle energie alternative e dello sviluppo sostenibile.
“Non sono un tecnico – scrive Simone Itri – non ho una posizione a priori favorevole o sfavorevole agli impianti biogas, credo che per valutare “l’opportunità” di realizzare o meno un intervento del genere, si debba però ragionare alla luce dei dati reali e “completi”. Ho un po’ di esperienza e di conoscenze nel settore, ma soprattutto so leggere quel che “gli esperti” scrivono.
E proprio questi interventi hanno scatenato in me la voglia quasi come fosse un dovere di mettermi qui a scrivere: ho apprezzato il chiarimento dell’ingegner Matthew Allen che, come osserva correttamente Filippo Moretti, è sostanzialmente corretto nella descrizione generica degli impianti a biogas di taglia medio-piccola ma non entra (e non credo fosse sua intenzione farlo) nel merito della questione specifica di Pian della Carlotta.
Lo stesso Moretti scrive (e vorrei poter essere d’accordo con lui) che “nessuno sostiene a priori la nocività di centrali a biogas” come se non avesse partecipato al consiglio comunale aperto e come se non avesse letto o ascoltato gli interventi del prof. Montanari e della massa di fomentati che lo osannavano per fiducia aprioristica e senza conoscere la materia. Purtroppo il livello del dibattito finora è stato molto basso, si sono ascoltati quasi soltanto interventi di posizioni a priori e non ci sono ancora state occasioni di reale sereno e costruttivo dibattito. Molti dei fan di Montanari e del “no al biogas” a priori tra l’altro appartengono alla cerchia dei locali e più attivi grillini e mi chiedo se siano consapevoli dell’annoso conflitto tra Grillo e Montanari sul famoso microscopio sottratto da Grillo al ricercatore da loro acclamato in ultimo nel consiglio comunale aperto.
Ma venendo ai fatti vorrei riepilogare alcuni punti ed evidenziarne altri:
- La legge italiana prevede la precedenza di immissione in rete delle fonti da energie rinnovabili cui anche il biogas è assimilato.
- Il fotovoltaico produce solo di giorno nei giorni non nuvolosi; l’eolico produce solo quando ci sta vento, l’idroelettrico produce costantemente con variazioni stagionali.
- Il biogas produce costantemente e basta. Questo aspetto è un grosso, grossissimo vantaggio, poiché può permettere di compensare le immissioni in rete da fonti rinnovabili nei momenti in cui le altre fonti sono improduttive.
Nei suoi interventi il prof. Montanari pare ignorare il fatto che gli utenti del servizio energetico nazionale (cui tutti noi facciamo parte), desiderano e consumano energia costantemente, giorno e notte. Egli non fa altro che ripetere il fatto che l’energia potenzialmente producibile con le centrali installate è molto maggiore di quella che utilizziamo, ma non spiega che questa è una caratteristica indispensabile per compensare gli squilibri di produzione delle rinnovabili (in particolare il fotovoltaico che spesso deve essere affiancato a centrali turbogas per controbilanciare gli sbalzi produttivi) e non spiega che quando le rinnovabili sono improduttive (esempio la notte o in giornate senza vento per il fotovoltaico e l’eolico) la corrente che utilizziamo nelle nostre abitazioni viene molto probabilmente dalla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord (Civitavecchia).
Lui ed il suo staff di tecnici pare che in questo facciano informazione parziale al fine di confondere e buttare tutto il discorso sui temi supertecnici delle nanoparticelle o cose simili di cui ovviamente solo lui è esperto e su cui perciò nessuno può contraddirlo.
Facendo questo si distoglie l’attenzione da alcuni dati di fatto come quello che ha evidenziato Allen per cui un impianto a biogas nel nostro comprensorio farebbe diminuire l’inquinamento complessivo poiché ridurrebbe l’uso del carbone assai più sporco (come il dottor Mocci ben dovrebbe sapere da vecchio paladino delle battaglie contro tale centrale).
Sia chiaro, nemmeno il biogas è perfetto, specie se non si usano scarti ma terreno agricolo, ma tra chi ha criticato questa centrale non ho ancora sentito una proposta alternativa!
Tranne qualche generico accenno alla proposta di ampliare l’uso del fotovoltaico e dell’eolico, niente altro. E da gente di strada che non conosce il settore queste proposte posso accettarle, ma dai “supertecnici” che si oppongono con tutta la loro “supersapienza” non è possibile accettare ciò, se non relegandoli alla categoria degli uomini incapaci di proporre soluzioni. Criticare è la cosa più facile ed anche, ahimè, sacrosanto diritto, ma da tutti coloro che nella loro vita quotidiana utilizzano energia elettrica prelevandola dalla rete energetica nazionale non posso accettare critiche se non corredate di proposte alternative. Ed allora chiedo a Montanari ed i suoi fan: “La corrente che usano di notte a Cerveteri da dove propongono di produrla per ridurre l’inquinamento del nostro territorio? Ad oggi il biogas è una delle poche alternative. Tra l’altro ormai superata in questo Paese di imprenditori “ad incentivi” poiché i nuovi “conti energia” hanno previsto un dimezzamento degli incentivi per gli impianti come quello di Pian della Carlotta, riduzione che di fatto segna la fine degli investimenti in tal senso spostando i capitali dei privati interessati ad investire nel settore energetico verso i co-generatori a cippato e fonti simili molto più “incentivati”.
Diversi anni fa partecipai all’occupazione dell’aula consiliare del comune di Cerveteri in segno di protesta contro la riconversione a Carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a due passi da noi nel comune di Civitavecchia. Anche l’attuale Sindaco Pascucci all’epoca fu tra i pochi che rimasero per diversi giorni a dormire a terra nell’aula consiliare, e questo gli fa onore, ma conferma anche l’amministrazione dovrebbe essere ben consapevole dell’entità del “mostro” di cui stiamo parlando: un impianto di circa 2000 volte più grande di quello a biogas in questione. Ma ci rendiamo conto?
Anche Green Peace nel suo intervento inviato al sindaco Pascucci e letto in consiglio comunale accennava al fatto che sono occupati nella battaglia contro il carbone e che sommariamente si dicevano favorevoli al biogas in quanto più pulito e rinnovabile pur non avendo potuto approfondire nel dettaglio la questione dell’impianto specifico in questione (che magari come evidenzia Moretti ed altri effettivamente presenta numerose pecche).
Insomma ragionamenti e scambi di informazioni e pareri devono essere i benvenuti e circolare liberamente, ma gli informatori faziosi, e la critica senza proposte alternative non può essere accettata a meno che chi la compie viva nella sua abitazione a luce di candela!
Non dimentichiamoci di lavorare tutti quanti per ridurre i consumi energetici.