“Se non ti stanno bene le nostre regole torna a Bucarest”. Queste le parole di Giovanni Ardita nei confronti di Ion Marian che dimostrano come non continui a non sortire effetti la mozione approvata all’unanimità in consiglio comunale contro la violenza verbale sui social network. Un atto che, di fatto, dovrebbe spingere gli amministratori ad un profilo istituzionale, almeno sui vari profili social.
Ma nonostante i richiami ad un linguaggio più idoneo, tornano a lasciare senza parole le frasi scritte dal consigliere di Fratelli D’Italia.
LA VICENDA
Tutto nasce da uno scambio di battute iniziate per scherzo in commento ad un post sul profilo privato di un ex assessore. Ma è bastato poco per accendere il consigliere di maggioranza il quale, rispondendo a Ion Marian, ha esternato un vocabolario razzista invitando l’ex candidato consigliere alle elezioni comunali con la lista “Si può fare” a tornarsene a Bucarest qualora non accettasse le regole italiane.
“Ion Marian ti comunico che Salvini sta salendo al Quirinale per giurare, inizia a far le valigie e ti consiglio l’agenzia di viaggio sotto casa mia via duca degli bruzzi. Prenota solo viaggio di ritorno al tuo paese” scrive il consigliere Giovanni Ardita che prosegue “Marian non ho mai preteso che tu la pensassi come me. E il sottoscritto a differenza degli altri politici sia nel 2007 e nel 2017 non ha mai partecipato alla caccia dei cedolini dei comunitari Rumeni o Polacchi che in migliaia davanti al piazzale di Piazza Falcone attendevano il nulla osta della questura di Civitavecchia per andare a votare. Io quelli come te non li voglio come miei elettori…..E ti ricordo, considerato che sei un nostro ospite, rispetta le cariche istituzionali del nostro paese, ancor di più quello che rappresenta il politico più votato della storia del comune di Ladispoli. Se non ti stanno bene le nostre regole torna a Bucarest….”.
I RISVOLTI
Non si tratta di certo della prima volta in cui il consigliere di Fratelli D’Italia usa un linguaggio colorito, quest’ultimo talvolta celato sotto un velo d’ironia. Ma in questa occasione le parole scritte dal consigliere non lasciano dubbi sulla matrice razzista con cui vengono pronunciate. Parole che insultano Ion Marian, italiano al 100% con passaporto italiano, e la comunità moldava radicata e attiva da molti anni a Ladispoli.
Il consigliere continua così a fare gaffe sui social network tralasciando i consigli comunali con la conseguenza di mettere in affanno la sua stessa coalizione oltre che il sindaco.