Belli i giochi per bimbi, meno la smania da taglio del nastro in barba ai regolamenti
Le lezione dei mesi scorsi evidentemente a Palazzo Falcone non l’hanno imparata: sabato di assembramento a Ladispoli.
Ci si è dimenticati presto cosa accade dopo l’inaugurazione della piazza dedicata al film di Verdone e ci si è dimenticati presto della doppia festa della mamma positiva che ha fatto esplodere i casi di Covid a Ladispoli, arrivati a novembre a sfiorare i 350.
Sabato infatti il sindaco Alessandro Grando non ha esitato a invitare i ladispolani all’inaugurazione dei nuovi giochi per bimbi di piazza Domitilla.
La conseguenza: assembramento a Ladispoli dentro e intorno alla piazza.
A scanso di equivoci: attrezzature bellissime e spazio recuperato per i più piccoli, quindi un pauso da questo punto di vista.
La smania da taglio del nastro ha però tradito il primo cittadino che al grido di “forza venite gente” e a caccia di consensi non si è preoccupato granché del distanziamento.
Anzi, una bella foto lo ritrae con altri membri dell’amministrazione a braccetto fornendo un ottimo esempio di comportamento da seguire.

Nonostante le notizie quotidiane di aumento di contagi e gli inviti a rispettare le norme anti Covid, oltre alle disposizioni di palazzo Chigi, il risultato è stato un bagno di folla – favorito dalla bella giornata – di cui non si aveva in gran bisogno.

Ironia della sorte persino un membro dell’amministrazione stessa, in un contesto diverso, ha sottolineato.
Quel Patrizio Falasca ex assessore e ora delegato, ci ha persino prodotto un manifesto scrivendo a caratteri cubitali “manteniamo il distanziamento sociale”.
A dispetto di quanto si pensi, oltre ai tanti presenti, ci sono stati moltissimi genitori con bimbi che hanno preferito allontanarsi in fretta vedendo la calca. Non sono mancate le critiche verso i sindaco per un’inaugurazione che andava gestita meno a favore di obiettivo e rivolta più alla tutela dei ladispolani.
Un passaggio dal Grando cambiamento al Grando assembramento a Ladispoli.
a.v.