L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani è un ente morale che ha come scopo la tutela e la valorizzazione della memoria e dei valori della Resistenza. Ha un riconoscimento istituzionale che deriva dalla sua fondazione nel 1945.
Altrettanto profondo è l’assoluto rispetto che l’ANPI ha nei confronti delle istituzioni democratiche e repubblicane. Istituzioni per le quali quasi 70.000 partigiani italiani hanno dato la loro vita, affinché la nostra Patria si riscattasse dalla vergogna del nazifascismo.
Istituzioni nate dopo la vittoria e la Liberazione. Detto questo, riguardo le polemiche seguite alla pubblicazione sui social di alcuni post e dichiarazioni del sindaco di Ladispoli Alessandro Grando e dalla giornalista Felicia Caggianelli, candidata alle prossime elezioni comunali, la sezione ANPI di Ladispoli-Cerveteri precisa quanto segue:
- L’ANPI è stata ufficialmente invitata alla celebrazioni del 25 aprile in piazza a Ladispoli ed il suo intervento era regolarmente in scaletta ed avrebbe dovuto tenersi, come da protocollo, prima dell’intervento di chiusura del sindaco. L’ANPI era presente PUNTUALMENTE (non in ritardo) in piazza e la sua delegazione, guidata dalla Segretaria e Presidente pro-tempore della sezione, Signora Camilla Ancona, era a fianco delle altre associazioni combattentistiche, delegazione riconoscibilissima per le bandiere ed i fazzoletti tricolori.
- Non si comprende come tale presenza sia potuta sfuggire agli organizzatori, tanto che l’ANPI è potuta intervenire solo alla fine della manifestazione, quando il pubblico stava ormai sfollando e solo dopo le proteste da parte della delegazione.
- L’ANPI non è a conoscenza se l’inno partigiano “Bella Ciao”, inno divenuto ormai un canto internazionalmente riconosciuto da tutti coloro che si battono per la libertà ed i diritti democratici, non sia stato eseguito per una precisa disposizione dell’amministrazione comunale. L’ANPI rileva che comunque è un dato di fatto che da cinque anni, tale inno, suonato in tutte le piazze celebranti d’Italia e suonato anche durante la corrispettiva celebrazione nei vicini comuni di Cerveteri e Fiumicino, sia da fatto SPARITO dalla piazza ladispolana, così come dai discorsi ufficiali del sindaco negli ultimi cinque anni sia scomparsa la parola “Nazifascismo”, mai pronunciata, come se la lotta di liberazione fosse stata combattuta e vinta dalle forze partigiane e dalle truppe alleate contro un nemico invisibile e non qualificato.
- Lo stesso comunicato del sindaco che parla del 25 aprile come della “giornata della libertà e della riunificazione”, continua ad alimentare, volutamente o meno, tale ambiguità. Il 25 aprile è ufficialmente la giornata che celebra la LIBERAZIONE dell’Italia dal fascismo e dal nazismo. Un’Italia che già prima del 25 aprile era riunita sotto le bandiere del riscatto nazionale contro l’esercito invasore della germania nazista e dei fascisti italiani loro alleati.
- La fotografia che ritrae la nostra rappresentante a fianco del sindaco, tra le tante decine di fotografie scattate durante la manifestazione, rappresenta appunto, esclusivamente, il rispetto dei ruoli e quello verso le istituzioni, prima citato, da parte della nostra organizzazione.
- Resta ancora aperta la ferita provocata dalla scelta dell’attuale amministrazione comunale di aver voluto, a forza, dedicare una piazza ad un esponente politico che proprio durante la guerra di Liberazione si schierò convintamente, ricoprendo ruoli di direzione, dalla parte dei nazisti tedeschi ed in seguito, mai durante la sua vita, rinnegò tale scelta. Una decisione contro la quale l’ANPI ha condotto una lunga battaglia, che per quanto ci riguarda non è affatto chiusa.
- Visto che le polemiche hanno comunque assunto un carattere elettorale, l’ANPI si augura che la prossima amministrazione, che i cittadini e le cittadine di Ladispoli eleggeranno democraticamente nel prossimo mese di giugno, qualunque essa sia, voglia riprendere la strada della celebrazione della giornata della Liberazione secondo i fondamenti democratici e repubblicani, impressi nella nostra Costituzione.
Il comitato direttivo della sezione ANPI LADISPOLI-CERVETERI