Secondo quanto riferito da Vito Riggio, Presidente dell’ENAC, durante il Cda di ieri “il costante monitoraggio della qualità dell’aria non ha evidenziato valori non conformi ai livelli consentiti”.
Si continua a monitorare lo scalo romano soprattutto nelle zone adiacenti al terminal 3 bruciato lo scorso 7 maggio. L’istituto superiore di Sanità sarebbe però prudente ed ha consigliato ad Enac di divulgare tra qualche giorno i dati rilevati finora.
Nel frattempo almeno secondo quanto risulta alle autorità sanitarie competenti non sarebbero stati registrati nei giorni scorsi malori a danno dei passeggeri.
Nonostante il caos del mese di maggio risulta che il traffico nello scalo è in continuo aumento. Si registra infatti un incremento del 5% del numero dei passeggeri rispetto allo scorso anno.