Civitavecchia, Privilege Yard: è fallimento • Terzo Binario News

Civitavecchia, Privilege Yard: è fallimento

Giu 23, 2015 | Civitavecchia

cantiere-privilegeFermento al cantiere Privilege Yard. Società e lavoratori sono fuori il cantiere da questa mattina.

É appena arrivata la curatrice fallimentare, Daniela De Rosa, per apporre i sigilli al cantiere. É fallimento. Guglielmo La Via: “Siamo stupiti”. Passivo di 210 milioni.

Solidarietà dal PD di Civitavecchia: “Quello che purtroppo temevamo e paventavamo da alcuni mesi a questa parte è accaduto. Notizia di pochi minuti fa è la messa dei sigilli al cantiere e la successiva dichiarazione di fallimento per la società di costruzione Privilige Yard. Il Partito Democratico di Civitavecchia , a nome del suo segretario, desidera esprimere, in questo momento difficile, la propria piena solidarietà ai lavoratori e alle imprese coinvolte in questo vero e proprio disastro industriale, forse il primo nel dopoguerra a Civitavecchia per dimensioni occupazionali , economiche e aggiungiamo, ambientali visto che temiamo lo scafo resti incompleto e giacente in abbandono per un tempo difficilmente prevedibile.
E’ innegabile che noi, come Partito attraverso i suoi organi dirigenti locali, siano stati tra quelli che hanno più volte segnalato con preoccupazione , attraverso numerosi interventi riscontrabili sui media degli ultimi mesi il rapido evolversi degli eventi, il tutto contestualmente a periodici incontri con rappresentanti dei lavoratori e delle aziende. Questo perché, nonostante le dichiarazioni rassicuranti che sia Sindaco, Presidente dell’Autorità e referenti del Comitato Portuale hanno ostentato fino a pochi giorni fa, i segnali e le indicazioni che abbiamo raccolto portavano in tutt’altra direzione, purtroppo verificatasi.
A questo punto chiediamo con forza che venga fatta finalmente luce su tutta questa vicenda, e che i diretti responsabili, sia quelli con responsabilità direttive sia oggettive, vengano individuati e rispondano in tutte le sedi preposte al disastro creato.
Ma rispondano, aggiungiamo, soprattutto ai lavoratori , alle loro famiglie e alla comunità tutta che si interroga sul perché solo a Civitavecchia possano verificarsi , nella reticenza più assoluta, fatti del genere.”.