Statua del bacio, l’Amministrazione: “Chi oggi critica in passato non ha fatto nulla. La statua è stata portata via per l’inerzia delle precedenti amministrazioni” • Terzo Binario News

Statua del bacio, l’Amministrazione: “Chi oggi critica in passato non ha fatto nulla. La statua è stata portata via per l’inerzia delle precedenti amministrazioni”

Set 12, 2014 | Civitavecchia

foto-bacioDopo tante polemiche e dichiarazioni fuorvianti è arrivato il momento di fare chiarezza sulla vicenda della “statua del bacio”. Nei giorni scorsi la proprietà della statua ha comunicato all’amministrazione comunale la necessità di dover portare in Francia la scultura, come da precedenti accordi, per l’anniversario dei 70 anni dello sbarco in Normandia.

Tramite l’intervento dell’Assessore D’Antò si è tentato di cercare una soluzione per trattenerla a Civitavecchia ma senza successo, a causa a detta della proprietà, dell’inerzia delle precedenti amministrazioni della città.

Quando ne abbiamo avuto notizia era ormai troppo tardi, la statua, attraverso regolare contratto, era già promessa altrove ed i tentativi d’accordo economico avanzati dall’Assessore D’Antò non sono stati neanche presi in considerazione per i motivi già espressi.
Sdoganare una merce non significa cambiarne la proprietà, ma semplicemente permetterne la circolazione su suolo europeo, cosa che ha anche evitato alla Francia di preoccuparsi dei permessi doganali.

Nelle carte agli atti del comune si parla dello sdoganamento obbligatorio dell’opera, ma a parte mail private tra ex assessori e delegati non c’è nulla, nessuna trattativa economica con i proprietari che giustificasse la permanenza della statua nella nostra città né a noleggio né a titolo definitivo.

Quindi senza questi presupposti l’allora amministrazione Tidei si attivò per la ricerca di sponsor che elargissero i 30.000 euro necessari al pagamento delle tasse doganali che, a sua volta, avrebbero dovuto essere versate attraverso la Pro-loco.

Ci furono evidentemente dei problemi tra gli sponsor e la Pro-loco e difatti il 26/06/2013, con una Delibera di Giunta, l’ex sindaco Tidei decise di stornare i 30.000 euro dal fondo di riserva, sottolineando che si trattava di un’anticipazione alla Pro-loco, che la stessa aveva l’obbligo di restituire non appena ricevuto il finanziamento da parte degli sponsor.

La prima anomalia nella gestione della vicenda è che tra i firmatari della suddetta Delibera c’era l’Assessore Venanzi, la cui compagna era presidente della Pro-loco. La seconda anomalia è lo storno della somma dal fondo di riserva del sindaco, che solitamente viene utilizzato per le emergenze.

Probabilmente la stessa Giunta di allora riscontrò delle anomalie e dopo neanche due settimane, il giorno 08/07/2013, la Giunta, in assenza dell’Assessore Venanzi, rettificò la Delibera precedente ed i 30.000€ non vennero presi più dal fondo di riserva. Sempre il giorno 08/07/2013 una determina dell’allora dirigente e capo di gabinetto Patrizio De Felici autorizzava il pagamento della somma alla Pro-loco.