Secondo quanto riporta Il Messaggero, oggi la trentenne lavora nei giorni feriali in un bar di Casal del Marmo
Martina Ciontoli, l’ex fidanzata di Marco Vannini, è uscita dal carcere dopo aver scontato un terzo della pena.
Alla ragazza, condannata a nove anni e quattro mesi in concorso con la sua famiglia per l’omicidio dell’ex fidanzato, le è stata data la possibilità di lavorare all’esterno del carcere di Rebibbia, vista la buona condotta. Secondo quanto riporta Il Messaggero, oggi la trentenne lavora nei giorni feriali in un bar di Roma, in zona Casal del Marmo.
“Avere il dolore della perdita di nostro figlio è la nostra condanna. Non posso dire altro, restano solo dolore e amarezza”. Queste le parole di mamma Marina, madre di Marco Vannini, al Tg Com 24 in riferimento al beneficio concesso all’ex fidanzata del figlio Marco Martina Ciontoli di lavorare fuori dal carcere di Rebibbia, dove sta trascorrendo la condanna a 9 anni e 4 mesi per concorso in omicidio.
“Ne sono passati tre ma l’avvocato difensore parla di una detenuta modello. Io mi auguro che sia così perché il passaggio successivo è diventare cittadino modello e cittadino modello comporta quello che dice mia moglie arrivando a dire la verità”. Questo quanto afferma il padre di Marco, Valerio Vannini.
La buona condotta consiste nell’aver preso coscienza del reato commesso dice l’avvocato della ragazza, aspetto questo che ha convinto il Tribunale di Sorveglianza a concedere dei benefici in carcere.
Dopo cinque processi. Il padre Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di carcere per omicidio volontario a nove anni e 4 mesi per concorso volontario. Oltre a Martina, sono in carcere anche il fratello e la madre.
“Penso che Marco si potesse salvare. Loro non hanno salvato. L’hanno lasciato morire mancandogli di rispetto e continuano a mancargli di rispetto” la conclusione di Marina.