“Questa è la civiltà che ci auguravamo. Questo il futuro in cui speriamo.
La piazza devastata e piena di bottiglie. La fontana piena di cartacce e rifiuti.
Il nostro angolo con tutti i fiori tolti rotti e buttati ovunque. “Presi a calci” riferisce l’operatore della Tecneko, che comunque ha provveduto a recuperare quanto meno lo striscione.
Le lucette tutte spaccate.
Se questo è il futuro c’è da preferire il passato. Quello che fa male è la delusione. Capire che purtroppo esistono giovani senza educazione, senza cultura, senza valori….allora chiediamoci dove abbiamo sbagliato, perché se questo è il risultato, come genitori abbiamo fallito.
Questa è violenza. Proprio quella che contestiamo”.
Così Catia de Caro, presidente della Rete Rosa