La nota della Guardia Costiera di Fiumicino
“Pioggia” di segnalazioni di emergenza in mare nella mattinata odierna, sulla linea telefonica della Guardia costiera 1530.
La prima segnalazione alle 10 circa: in zona Focene, sul tratto di mare antistante il lido “Poita beach” un addetto al salvamento dello stabilimento, con prontezza di spirito, seguiva a distanza i movimenti di un pallone di segnalamento subacqueo; ad un certo punto, non vedendolo più muovere, si dirigeva su di esso col pattino in dotazione e, recuperatolo, portava in superficie un subacqueo esanime.
Ricondotto a terra, allertava la Guardia Costiera e il 118 che prontamente facevano uscire i loro mezzi a terra e in mare.
L’assistente bagnante eseguiva le manovre di rianimazione del subacqueo recuperato, riapprestate anche dal personale del 118, ma purtroppo con esito negativo: si trattava di un uomo di 55 anni, impegnato in attività subacquea in apnea, presumibilmente colto da malore mentre si trovava in immersione.
Sul posto presenti i carabinieri e la pattuglia “Mare e laghi sicuri 2024” per gli accertamenti del caso, e due mezzi nautici della Guardia Costiera di Roma- Fiumicino, già impegnati nei pattugliamenti in mare lungo il litorale di giurisdizione nell’ambito della medesima operazione, e lì dirottati a seguito della segnalazione e anche per accertare che non vi fossero altri subacquei in immersione unitamente a quello recuperato. Il tutto tenuto conto delle condizioni meteomarine non favorevoli in atto.
Queste ricerche hanno avuto esito negativo circa ulteriori sub coinvolti.
A seguire, già intorno alle 11.20, perveniva un’ulteriore segnalazione relativa a due kite surfistip presumibilmente in difficoltà nel tratto di mare antistante il “Tinga beach” – in località Torvaianica; veniva prontamente inviata una pattuglia da terra dell’Ufficio marittimo di Torvaianica, la motovedetta CP 831 e la moto d’acqua L29” della Guardia costiera di Roma per le ricerche in mare.
Dopo gli accertamenti e i pattugliamenti marini e terrestri del caso, si verificava in realtà che l’emergenza riguardava un solo Kite-surfista riuscito a guadagnare autonomamente la costa; l’altro presunto kite-surfista non si rilevava tale, trattandosi solo di un telo abbandonato in mare.
Intanto perveniva, sempre alla sala operativa della Capitaneria di porto di Roma, la segnalazione di un ulteriore kite-surfista in difficoltà, nello specchio acqueo antistante il lido “Peppino a mare” di Ostia: venivano pertanto dirottati dalla Guardia Costiera capitolina i mezzi nautici i predetti CP 821 e L29 gia in mare per
la ricerca e il soccorso e disposto l’intervento di una pattuglia di terra dell’Ufficio marittimo di Ostia.
Dopo gli ulteriori pattugliamenti marini e terrestri, e le necessarie verifiche del caso, si accertava che il kite-surfista riusciva anche egli ad approcciarsi a terra senza ulteriori conseguenze. Nel frattempo la moto d’acqua della Guarda costiera era costretta a rientrare per serie difficoltà operative, date le condizioni meteorologiche in atto.
Ma non finiva qui: nel frattempo si riceveva un’ulteriore segnalazione, da parte dei familiari, inerente al mancato rientro di un subacqueo, uscito il mare alle ore 7:30 dal Lido “Kabiria” di Focene, privo di pallone di segnalazione, con tutte le immaginabili difficoltà di individuazione.
Veniva quindi dirottata la CP 831, già presente in mare per le precedenti segnalazioni, a cui si aggiungeva il GC B151 per un pattugliamento costiero nella zona di mare immediatamente prospiciente il punto della segnalazione.
Agli accertamenti da terra provvedeva la pattuglia della Guardia Costiera di Fiumicino “Mare e laghi sicuri 2024”; veniva chiesto, ìnoltre, l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, per effettuare una ricerca in immersione, nonché un elicottero VV.FF. per assicurare una più amia e precisa capacità di scoperta con l’avvistamento dall’alto.
Alle ore 13.40 circa, perveniva la segnalazione, da parte del personale della Guardia costiera presente a terra, dell’avvenuto ritrovamento del sub disperso: si trattava di un uomo di 57 anni, ormai esanime, riconosciuto dai parenti presenti sul posto.
Altra segnalazione riguardava bagnanti in difficoltà in zona Castelporziano – 7° cancello – che, in un primo momento, non riuscivano ad essere raggiunti dagli addetti al salvamento del vicino lido ed addirittura dai cani del salvamento. La sala operativa della Guardia Costiera di Fiumicino dirottava la motovedetta CP 831 verso il punto dell’emergenza e la pattuglia terrestre “Mare e laghi sicuri.2024”; quest’ultima assisteva all’avvenuta messa in sicurezza dei bagnanti da parte del personale di salvataggio del posto.
Gli eventi occorsi nella giornata odierna hanno purtroppo dimostrato che in mare
“la prudenza non è mai troppa”.
La Guardia Costiera di Roma e tutti i suoi uffici dipendenti tornano a ribadire che l’atteggiamento nel praticare le attività balneari, ricreative e sportive, così come quelle professionali, deve essere improntato alla massima sicurezza, iniziando dall’informarsi direttamente sulle condizioni meteorologiche ed evitando di uscire in mare quando sia le previsioni che le condizioni in atto sono sfavorevoli.
È necessario munirsi sempre di tutte le dotazioni e di tutti gli accessori di sicurezza e segnalazione, soprattutto per le attività di immersione subacquea, anche evitando di praticare ogni attività in mare potenzialmente a rischio se non in perfette condizioni fisiche.
I bagnanti, in particolare, dovranno sempre tenere presenti i segnali di pericolosità presenti negli stabilimenti balneari, come le ben note “bandiere rosse” e ricordare di non allontanarsi eccessivamente dalla battigia, restando entro il limite delle cosiddette “acque sicure” (1.60 metri di profondità), evitando di tuffarsi in mare in corrispondenza dei cosiddetti “corridoi di lancio” riservati alle imbarcazioni/mezzi da diporto e comunque in condizioni di mare sfavorevole; e ciò a maggior ragione se ci si trova su spiagge libere che non sono interessate dal servizio di salvamento.
Si ricorda, infine, in caso di necessità di chiamare il numero di emergenza della Guardai Costiera 1530.
Il Comando della Guardia Costiera di Fiumicino ringrazia tutti gli equipaggi e gli operatori che, con grande prontezza e generosità, si sono prontamente adoperati per le emergenze di questa difficile giornata (anche dei Vigili del fuoco, delle associazioni del salvataggio, degli stabilimenti balneari e circoli nautici), e porge ai familiari e colleghi tutti dei malcapitati il più sentito cordoglio e la più autentica solidarietà.