Dal "Guglielmotti" di Civitavecchia fino in Turchia: l'esperienza di Osservatore Osce della prof Giuliana Ceccarelli • Terzo Binario News

Dal “Guglielmotti” di Civitavecchia fino in Turchia: l’esperienza di Osservatore Osce della prof Giuliana Ceccarelli

Mag 24, 2023 | Civitavecchia, Scuola, Tolfa

La professoressa Giuliana Ceccarelli, docente di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo ‘P. A. Guglielmotti’ di Civitavecchia, è di ritorno dalla Turchia, dove è stata impegnata dal 10 al 17, per svolgere l’attività di osservazione elettorale durante le elezioni presidenziali e parlamentari del 14 maggio.

Le elezioni in Turchia sono uno degli eventi geo politici più importanti del momento. L’attenzione di tutto il mondo è rivolta a quanto accade nel paese in questo momento, a causa dell’importanza strategica della Turchia negli equilibri mondiali.

Gli STO, osservatori internazionali di breve termine OSCE ODIHR, vengono invitati dal governo ad osservare le elezioni in diversi paesi del mondo.

L’OSCE è l’ Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa e in seno ad essa l’ODIHR è l’Office for Democratic Institutions and Human Rights. In particolare l’ Odihr fornisce supporto agli stati che vi aderiscono per promuovere la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e la non-discriminazione.

In questa settimana gli STO sono stati impegnati in squadre internazionali in tutte le regioni del paese. L’ area operativa della professoressa Ceccarelli è stata la provincia di Erzurum, al confine con l’Armenia, una zona molto conservatrice, roccaforte del presidente Erdogan.

Essere stata testimone di uno degli eventi geo-politici più importanti del momento non è stato soltanto emozionante, dichiara Giuliana, ma è stata una crescita personale, ha allargato i suoi orizzonti, è stato motivo di orgoglio personale perché esserci stata significa aver fatto la propria piccolissima parte per la democrazia, aver contribuito a promuovere la fiducia nel processo elettorale e a garantire la trasparenza.

L’impegno della docente nell’organizzazione OSCE, organismo intergovernativo, è iniziato nel 2016, quando ha partecipato ad un corso di formazione per diventare osservatore di breve termine ed essere poi inserita nel data base del gruppo di osservatori. L’interesse per questo lavoro è nato dalle diverse missioni umanitarie e le attività internazionali che ha svolto in passato.

Questa è stata la prima esperienza di osservazione. Il lavoro in Turchia è stato molto impegnativo, ad iniziare dalla giornata di briefing e formazione sulla situazione politica in Turchia e sul sistema elettorale del paese, nonché sulle modalità pratiche per svolgere il lavoro, molto definito e dettagliato di osservazione. L’OSCE usufruisce di una tecnologia avanzata per raccogliere dati durante le osservazioni.

Il lavoro sul campo, è stato impegnativo ma agevole. Insieme con il suo team partner, un avvocato tedesco di grande esperienza in questo campo, la prof.ssa Ceccarelli ha osservato l’attività di apertura, votazione, spoglio e tabulazione dati, in tutto in una decina di seggi.

E’ stato interessante venire a contatto con il tessuto sociale, con le persone che hanno accolto gli osservatori.

Sul territorio gli osservatori erano accompagnati da un interprete e un autista.

E’ stata inoltre un’esperienza di grande ricchezza emotiva anche spostarsi in un territorio caratterizzato da montagne incombenti, remote, colorate, sempre diverse. Montagne attraversate da strade e gallerie degne delle più grandi metropoli.

Il 19 si è tenuto un incontro in collegamento con Ankara via Zoom per il debriefing sulla missione, in cui sono stati comunicati i dati raccolti dall’osservazione.

Il 28 si terrà il ballottaggio tra il Presidente uscente Erdogan e il contendente kemaliano, Kilicdaroglu.

In tutto gli STO internazionali impiegati sul territorio turco erano 220 oltre a quelli parlamentari. Gli STO italiani erano 6 e sono stati ospiti a cena del consigliere politico dell’Ambasciata italiana ad Ankara.

In quanto osservatrice la prof.ssa Ceccarelli ha avuto una visione parziale, seppure privilegiata, del processo elettorale, dunque, per l’analisi del voto si attende il comunicato ufficiale dell’OSCE, che sarà diffuso una volta conclusa la raccolta dei dati.

A conclusione di questa missione, la docente, che vive ogni esperienza della sua vita, come un unico movimento, ogni momento e ogni vissuto strettamente collegato all’altro, al ritorno a scuola ha condiviso con i suoi studenti l’esperienza, umana e storico-politica.

Di ritorno dalla missione ha raccontato quanto vissuto, ha condiviso le foto scattate durante la permanenza nel paese turco, per mostrare quanto più possibile la vita che scorre in quella regione del mondo e ha inoltre condiviso articoli dall’ISPI e dalla BBC relativi all’evento elettorale, chiedendo poi agli alunni di commentare in lingua inglese quanto appreso. Tale attività ha l’obiettivo di sviluppare nei giovani cittadini l’interesse riguardo a quanto accade nel mondo.