Ztl Fascia Verde a Roma: asse Gualtieri-Rocca per rivedere le misure • Terzo Binario News

Ztl Fascia Verde a Roma: asse Gualtieri-Rocca per rivedere le misure

da | Mag 6, 2023 | Politica, Roma

Il sindaco chiede sostegno al governatore nel trovare soluzioni per le fasce più deboli. Appello al Governo: “Un contributo pubblico per l’acquisto di un veicolo nuovo o per l’utilizzo di mezzi alternativi”

di Claudio Bellumori

Fare buon viso a cattivo gioco. Nella vita ma, soprattutto, in politica. In merito alla Ztl Fascia verde – stop da novembre per le auto più inquinanti in ampie aree della Capitale – la discussione in atto è forte. I cittadini storcono il naso, i comitati anche e nei Municipi c’è fermento. Il Campidoglio, pertanto, deve correre ai ripari. E allora chiede il supporto alla Regione. Della serie: lasciamo perdere i colori delle bandiere, troviamo insieme le soluzioni per evitare di penalizzare chi non può permettersi di cambiare il proprio veicolo con uno più green.

L’appello al Governo

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, gioca questa carta. Oltre a lanciare un appello al Governo: “Ci aiuti ad avere elementi di sostegno”. Tipo “un contributo pubblico, per l’acquisto di un veicolo nuovo o per l’utilizzo di mezzi alternativi”. Detto ciò, il primo cittadino deve sedersi al tavolo con la Regione. Non a caso, ribadisce lo stesso Gualtieri: “Stiamo parlando dell’attuazione di una normativa regionale che ha prescritto determinati divieti sulla base della necessità di ridurre gli agenti inquinanti nell’atmosfera”.

Il Piano regionale

Insomma, la sintesi è presto fatta: il Comune, con la delibera sulla Ztl, non fa altro che tradurre le prescrizioni del Piano regionale dello scorso ottobre sulla qualità dell’aria. E in tal modo, fa riferimento alla precedente giunta, quella di Nicola Zingaretti. Ora il governatore è Francesco Rocca: con lui Gualtieri prova a tracciare un percorso che non abbia in senso delle mine. Il sindaco della Città eterna, difatti, fa sapere di aver trovato piena disponibilità da parte del presidente della Regione nello “studiare delle rimodulazioni che garantiscano lo stesso risultato” in termini di qualità dell’aria ma “con un impatto meno gravoso sulle fasce deboli”.

Roberto Gualtieri, tra l’altro, rispondendo alle domande dei cronisti, chiosa: “Siamo pienamente consapevoli che è faticoso e doloroso. E che queste sono misure che hanno un impatto soprattutto sulle fasce sociali più deboli, di cui noi dobbiamo tenere conto, ma non abbiamo la libertà politica, morale e giuridica di ignorare il fatto che ridurre l’inquinamento è un obbligo di legge e che il sindaco, che ha la responsabilità di rispettare le leggi, in questo caso regionali, deve attuarle”.

La delibera della discordia e le polemiche

Tutto è incentrato su quella che è una vera e propria delibera della discordia. Dai 51 varchi che partiranno a novembre (i lavori per l’installazione sono cominciati ad aprile) non potranno accedere i veicoli Euro 0, Euro 1, Euro 2 a benzina e fino a Euro 4 diesel. Non solo: dal 2024 stop pure per gli Euro 3 a benzina. Lo spazio sostanzialmente interdetto è come un anello tra il centro storico e il Raccordo anulare, toccato dal perimetro in alcuni punti. L’area interdetta è un ampio anello irregolare, grossomodo intermedio tra il centro storico e il Raccordo Anulare, che però viene toccato dal perimetro in alcuni punti. Parallelamente, Fabrizio Santori – consigliere capitolino della Lega – prepara una petizione online che viaggia verso le 70mila firme. E anche nei Municipi “amici” della maggioranza capitolina la sensazione, non troppo tra le righe, è che ci sia una richiesta di rivedere il progetto. Il messaggio è chiaro: non penalizzare chi vive in periferia, a fronte di un servizio di trasporto pubblico non proprio idilliaco. Da qui un primo step: il tavolo tecnico per rimodulare le misure della Ztl Fascia Verde e per poter individuare il punto d’equilibrio tra le esigenze di tutela dell’ambiente e della salute delle persone e l’impatto economico delle nuove disposizioni sulle fasce più deboli.

Sce: “Sì alla transizione ecologica ma senza danneggiare le fasce più deboli”

I consiglieri capitolini Alessandro Luparelli e Michela Cicculli – del gruppo Sinistra Civica Ecologista – hanno precisato: “Nella riunione di maggioranza abbiamo valutato la necessità di operare delle modifiche al piano di divieti di circolazione per i veicoli più inquinanti nella Ztl Fascia Verde. Come Sinistra Civica Ecologista abbiamo sostenuto la necessità di andare avanti sul contenimento delle emissioni, che ci viene richiesto da direttive europee ed è previsto dal Piano di Risanamento della Qualità dell’aria della Regione Lazio, ma senza per questo danneggiare le fasce meno abbienti della popolazione. Con l’installazione dei varchi elettronici e il piano di divieti, destinato ad ampliarsi, si rischia di lasciare a piedi una larga fascia della cittadinanza che non può permettersi di cambiare la propria automobile con una meno inquinante. È quindi necessario studiare misure che tutelino questi settori della popolazione senza compromettere il piano di riduzione degli inquinanti, come modificare i confini della Ztl, definire incentivi per acquisto auto non inquinanti, intervenire sui riscaldamenti, valutare la possibilità di istituire delle modifiche dei divieti in base alle fasce Isee e soprattutto potenziare e rendere più capillare il servizio di trasporto pubblico, particolarmente in periferia. Per questo – hanno indicato – proponiamo che l’entrata in vigore dei varchi elettronici sia rinviata e che sia aperto un tavolo tecnico per valutare quante sarebbero le auto bloccate dai nuovi provvedimenti e quali provvedimenti alternativi possono essere adottati per continuare sulla strada della riduzione degli inquinanti e della transizione ecologica senza che siano sempre i più deboli a pagare. È fondamentale che al tavolo partecipi la Regione Lazio, il cui Piano ci impone di attuare misure drastiche per la riduzione dell’inquinamento”.

“Le misure a tutela della salute pubblica – hanno proseguito – sono urgenti e necessarie ma non vogliamo che diventino un’ulteriore fonte di umiliazione per i settori della popolazione romana che già vivono una situazione difficile. Le istituzioni devono operare in questo senso, preservando le fasce più deboli a scapito di chi fino ad ora non si è preoccupato in alcun modo di contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico e magari ha aumentato i propri profitti anche grazie alla distribuzione e all’utilizzo dei combustibili fossili”.

Nanni: “Rivedere l’ordinanza sulla Fascia Verde”

“L’ordinanza comunale che vieta l’ingresso nella Fascia Verde ai veicoli a doppia alimentazione fino ad euro 2 (benzina-gpl) e diesel-gpl fino ad euro 3 va rivista”” Parole e musica di Dario Nanni, presidente della commissione Giubileo di Roma Capitale.

“Del resto, non c’è molta differenza tra un’auto ibrida e un bi-fuel benzina-gas. Le auto ibride hanno cicli di percorrenza con i motori tradizionali, mentre chi usa le vetture con impianto a gas ha tutto l’interesse a circolare utilizzando il Gpl che ha dei costi più che dimezzati. Non possiamo non rilevare il paradosso delle domeniche ecologiche – ha annunciato – laddove si vieta la circolazione a tutte le auto anche euro 6 benzina e diesel, mentre le auto a doppia alimentazione, proprio perché a bassissime emissioni inquinanti, sono escluse da tale divieto all’interno della fascia verde. Invito pertanto la giunta a rivedere i criteri sui quali si è andata predisponendo l’ordinanza”.

Potere al Popolo: “Diciamo no ai varchi, la crisi ambientale la devono pagare i ricchi

“Il piano del sindaco Gualtieri sulla nuova Ztl è un attacco diretto ai quartieri popolari: si installano varchi penalizzando e marginalizzando le periferie, mentre il servizio di trasporto pubblico che dovrebbe proprio servire a chi abita nelle periferie è a pezzi!”: lo dichiarano gli attivisti di Potere al Popolo.

“Diciamo no ai varchi e alla nuova Ztl – incalzano – la crisi ambientale la devono pagare i ricchi, non chi abita i quartieri di Roma e che tutti i giorni è costretto a ore nel traffico per andare a lavorare.” proseguono gli attivisti.”

“Vogliamo un trasporto pubblico efficace ed efficiente – spiegano – con assunzioni stabili, mezzi e manutenzione all’altezza e vogliamo la fine degli appalti che penalizzano il servizio pubblico a favore del profitto”.

“Vogliamo una città che sia vivibile per i suoi abitanti – terminano – saranno Gualtieri ed il Pd a pagarci multe e rate della macchina?”.