È atterrato all’aeroporto di Ciampino il volo di Stato con la salma di Alessandro Parini, il 35enne romano vittima di un attentato a Tel Aviv. Alle 14,50 odierne è giunto l’airbus con a bordo il feretro. Presenti i familiari, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel frattempo, è stato appreso che la Procura di Roma disporrà l’autopsia (che sarà effettuata al Policlinico Agostino Gemelli), per chiarire le cause della morte e accertare, nel caso, se il decesso possa essere legato all’impatto con l’auto, condotta da un cittadino arabo-israeliano, ed escludere la presenza di proiettili o ferite d’arma da fuoco. La Procura, a quanto risulta, procede per attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni.
Come riportato poi dall’Ansa, sono stati sentiti dai carabinieri del Ros alcuni amici dell’avvocato Alessandro Parini che erano con lui a Tel Aviv venerdì sera. Così segue la nota di agenzia: “I testimoni hanno raccontato di essere arrivati nella città a nord di Gerusalemme poche ore prima del tragico attentato e di essersi recati in albergo. Da lì si sono poi mossi in direzione del lungomare, un percorso di circa 10 minuti a piedi, per raggiungere un altro gruppo di amici. I testimoni hanno affermato di avere sentito il rumore di una auto che procedeva ad alta velocità e poi degli spari”.
E ancora: “Gli amici di Parini non ricordano nulla dell’impatto ma hanno affermato di esseri in un primo momento allontanati di corsa per poi tornare indietro e individuare il corpo di Parini e la sua testa in una pozza di sangue. Gli amici hanno atteso l’arrivo dell’ambulanza e poi si sono recati tutti in ospedale dove hanno appurato della morte del giovane avvocato romano”.