Sono tornati a Civitavecchia i “Lunedì Culturali dell’Auser”. E il 23, alle 16,30, ospitano la presentazione di un libro a firma di Giandomenico Curi, di origine tolfetana.
Curi è autore radiofonico e televisivo, saggista e regista cinematografico. Ha insegnato semiologia del cinema e dgli audiovisivi all’Università Roma 3.
“Il me pais al è colour smarit” è il titolo del saggio su Pier Paolo Pasolini e Giovanna Marini, in cui Curi ripercorre le tappe del rapporto artistico nato per
caso a Roma. Le composizioni più intense della cantante nascono
proprio dai versi dello scrittore.
«Quello con Pasolini è, per molti versi, l’incontro che ha cambiato la vita a
Giovanna Marini, una sorta di luce sulla via di Damasco che porterà la musicista
romana dai banchi e dai palchi dell’Accademia di Musica ai campi e alle fabbriche
della musica popolare. Lei, che era destinata a una carriera
di musicista dura e pura, viene trafitta da uno sguardo, da una frase, dalla melodia
di una villotta in friulano (Se saveiss fantazzinis), seguita da un canto partigiano
(Bella ciao) e un altro di risaia (Le otto ore)». Così spiega l’autore, nel volume
edito da BesaMuci, il cui titolo significa : il mio paese è un colore
smarrito.
“Un libro prezioso per ripercorrere alcune tra le tappe più importanti dell’avventura artistica ed esistenziale di Pasolini ed entrare nell’universo poetico e musicale della grande Giovanna Marini – si legge in una recensione pubblicata su Messaggero Veneto a firma di Mario Brandolin -. Che proprio a un incontro
con il poeta friulano deve la scoperta del canto popolare in una serata della fine
degli anni Cinquanta quando la giovane Marini si esibiva nei salotti della Roma
bene con brani classici eseguiti alla chitarra. E la leggenda vuole che in una di
queste occasioni sarà proprio Pasolini ad aprirle le porte di quel mondo musicale
popolare e contadino che tanto lui amava. E che Marini fece
suo fino a divenirne un’interprete colta e raffinata, in quel suo rielaborare la
tradizione musicale popolare nel confronto con l’esperienza classica, fino a
inventare un genere unico nel panorama della musica contemporanea.
Il presidente Auser Maurizio Oroni: “Siamo veramente felici di aver ripreso l’appuntamento, troppo a lungo sospeso, dei Lunedì Culturai: i nostri incontri settimanali che tratteranno di cultura, medicina, ambiente, archeologia, giardinaggio, astronomia, ecc”. Si ricorda che gli incontri sono aperti a tutti (soci e non).
Il programma di gennaio si è aperto il 16 con il Prof Alessandro Di Giovanni che ha spieagto perchè “Il segreto della longevità è il movimento”. Il mese dell’Auser si chiude il 30 gennaio ore 16:30, col. Gen. Daniele Di Giuria che illustrerà “Scenari di guerra nell’ambito del NATO Training (Iraq e Afghanistan)”.
Gli incontri sono nella sede Auser di via Santa Barbara, 517 a Civitavecchia.