Una folla addolorata e commossa saluta Paolo "Terzo" Floriani da Cerveteri a Vallerano • Terzo Binario News

Tantissimi ceriti hanno raggiunto il comune viterbese per i funerali di Terzo, morto giovedì sera

Le reazioni sui social, i commenti, i fiori lasciati oggi a Cerveteri in Piazza Aldo Moro dove ogni weekend staziona il suo banco di porchetta gestito insieme al fratello avevano già fatto capire quanto fosse forte l’affetto per Paolo Floriani, detto Terzo.

funerale paolo terzo floriani 3

La folla infinita presente questo pomeriggio ai funerali ne è stata la testimonianza.

Vallerano, suo paese di residenza e Cerveteri, città “d’adozione” si sono unite per l’ultimo saluto allo sfortunato Paolo, morto giovedì dopo un incidente sul trattore mentre lavorava la sua terra.

Amici di sempre, conoscenti, clienti del banco, questo pomeriggio hanno preso parte al suo funerale, per salutarlo e rendere omaggio a questo uomo gigante, muscoloso, ma dolce, sensibile e generoso allo stesso tempo.

funerale paolo terzo floriani 3

Tantissimi i presenti di Cerveteri, tra cui il presidente del consiglio comunale Carmelo Travaglia e l’ex sindaco cerite Alessio Pascucci, che proprio questa mattina lo aveva ricordato su Facebook con un lungo post:

“Oggi piazza Aldo Moro è tristemente vuota. Non riesco neanche a immaginarla priva del camioncino aperto che, da sempre, porta colore e compagnia.

La notizia della morte di Terzo, uno dei due gemelli di Vallerano, mi ha lasciato senza fiato. Non posso non pensare a quel sorriso contagioso; la battuta sempre pronta, la generosità infinita e l’instancabile energia. Al fratello Franco, alla mamma e a tutte le persone care, mando le più sentite condoglianze.

Come fosse una accordata ritualità, il fine settimana passavo a salutarli (e ovviamente a fare scorta di porchetta e coppiette). I racconti della sua vita, i commenti alle mie gare della pigiatura, le storie dei “paesi baltici”, le tante avventure mi sono sempre sembrate degne di un film.

In un paese in cui spessissimo i cognomi sono stati cancellati dai soprannomi, per noi tanti anni fa erano i figli di “Mario il porchettaro”. Poi piano piano hanno saputo prendersi la scena e i “gemelli” sono diventati un pezzo insostituibile del nostro patrimonio culturale.

Quando in questi anni abbiamo ricevuto qualche ospite, accanto alle visite istituzionali, l’ho sempre accompagnato anche ad assaggiare i prodotti e l’allegria di questi due eterni ragazzi. “Grasso e magro” consigliavano sempre, anche quando l’interlocutore non aveva la minima idea di cosa intendessero. Ma a quei sorrisi e quella innata gentilezza, che non stonava anzi si conciliava benissimo con l’enorme fisico scultoreo, nessuno sapeva dire di no.

Raccontavano orgogliosi dei VIP che spesso si erano fermati da loro a mangiare ed erano in estasi quando ascoltavano i clienti spiegare quanti chilometri facessero per venire a gustare la loro porchetta.

Fra poco sarebbe arrivato il periodo delle “nocchie” e dei marroni e, come ogni anno, Terzo ci avrebbe tenuto a dirmi che le imperfezioni sulle castagne erano dovute al fatto che non erano trattate con nessun prodotto. Erano la prova della genuinità.

Questo è quello che da sempre incontriamo in piazza Aldo Moro. Una naturalezza e una spontaneità che non è solo del cibo o del vino casereccio, ma soprattutto dell’animo. Dei gemelli e di quella variegata e a volte stravagante compagnia di persone che da sempre orbita intorno al loro furgoncino.

Credo che Franco, il fratello, abbia saputo sintetizzare benissimo il sentimento che proviamo in queste ore “Terzo ci ha lasciato soli”.

Eppure sono certo che quando ci rincontreremo, con la stessa passione, la stessa energia e lo stesso entusiasmo, Terzo ci racconterà di questo nuovo viaggio come se fosse l’ennesima avventura. E so che dovunque sia ora, si starà preoccupando di far stare bene tutti, con sorrisi, storie e gentilezza. Me lo immagino insieme a Mario, il padre, magari mentre organizzano un nuovo furgoncino. Chiedendo a tutti “faccio grasso e magro?”, con quella cordialità e quel sorriso a cui sarà impossibile rispondere di no.

Buon viaggio, amico mio. Che la terra possa restituirti la gentilezza che ci hai regalato in questi anni”.

Pubblicato sabato, 24 Settembre 2022 @ 17:50:05     © RIPRODUZIONE RISERVATA