Primavalle, chiuso il centro anziani: "In bagno caduto pezzo intonaco dal soffitto" • Terzo Binario News

Primavalle, chiuso il centro anziani: “In bagno caduto pezzo intonaco dal soffitto”

Nov 16, 2019 | Cronaca, Roma

Chiuso il centro anziani di Primavalle. Da venerdì 15 novembre accesso out, quindi, per la struttura di via Iacobini Ludovico. Secondo quanto riferito da Michele Menna, assessore ai Lavori pubblici del Municipio XIV, “l’ufficio tecnico ha disposto la chiusura in attesa della verifica tecnica di lunedì 18 novembre. In un bagno è caduto un pezzo di intonaco dal soffitto”. La segnalazione c’è stata giovedì 14 novembre e il sopralluogo è avvenuto il giorno successivo. “Si interverrà per la messa in sicurezza con urgenza” è stato il commento di Menna.

“La manutenzione dei locali comunali è sempre più nel caos visto che è stato chiuso il centro anziani Primavalle”. Queste le parole di Mauro Gallucci, delegato per la protezione civile Fratelli d’Italia Roma e Francesco Figliomeni, vice presidente dell’Assemblea Capitolina per FdI.

“Il centro di Primavalle è uno dei più antichi e ha il più alto numero di iscritti tra i centri del Municipio e della città tutta. Una struttura che è stata sempre un punto essenziale di ritrovo ed aggregazione delle persone anziane del quartiere, che lo trovano unico presidio istituzionale a cui rivolgersi ed a causa della caduta dei calcinacci da uno dei bagni (seppure ce ne siano altri), l’amministrazione a guida grillina non si prende responsabilità e chiude tutto fino a data da destinarsi senza considerare l’importanza del centro per il quartiere, unico punto di socializzazione e condivisione per centinaia di persone”.

“Inutile nominare il termine manutenzione o monitoraggio edifici comunali da parte di un municipio che risulta essere sempre più sordo alle istanze dei cittadini, anche quelli più fragili come gli anziani. Chiediamo l’intervento immediato di Raggi e Campagna perché anche di fronte a piccole emergenze non si può alzare bandiera bianca. I grillini sono disconnessi dalla realtà e non si tengono conto che il territorio è sempre più abbandonato a se stesso”.

Foto Facebook Barbara Funari