“Ciontoli ha consapevolmente e reiteratamente evitato l’attivazione di immediati soccorsi per evitare conseguenze dannose in ambito lavorativo”. Questo uno dei passaggi-chiave delle motivazioni della sentenza della Corte d’Appello per l’omicidio di Marco Vannini depositate pochi giorni fa.
Per i giudici, il sottufficiale di Marina appoggiato ai Servizi, non ha voluto la morte di Marco sebbene il suo agire sia stato fatale al ventenne perché ciò che ha nascosto era il colpo di pistola, che gli avrebbe causato conseguenze professionali. Ecco perché hanno escluso il dolo eventuale, derubricando l’imputazione a omicidio colposo.