di Gabriele Boccacci 2M
Dopo un divertente viaggio in pullman, noi della “Corrado Melone” siamo entrati nel teatro “Brancaccio” di Roma per assistere allo spettacolo “Shakespeare in Love”. Entrati nella bella sala del teatro, le luci si sono spente ed è iniziato lo spettacolo, con quella magia speciale che il teatro riesce a suggerire.
Ci troviamo a Londra alla fine del ‘500; l’impresario Philip Henslowe è messo alle strette dal suo creditore Fennyman, che lo minaccia di morte se non avrà i suoi soldi. Per salvarsi, egli promette a Fennyman una parte dei guadagni della nuova commedia di Shakespeare, “Romeo e Concetta, la Figlia del Pirata”. Il problema è che il giovane Will Shakespeare non ha più idee e non ha scritto una sola riga della futura opera e perciò è alla ricerca disperata di ispirazione. Sarà Marlowe, lo scrittore più famoso del tempo, a dare qualche suggerimento a Shakespeare per comporre la commedia. Intanto Viola De Lesseps, promessa sposa di Essex, figlia di ricchi borghesi, trascorre le notti e i giorni a recitare i versi dello stesso Shakespeare, le cui opere ha avuto modo di conoscere alla corte della Regina, sognando di poter un giorno far parte di una compagnia di teatro, cosa vietata, a quel tempo, alle donne.
Travestita da uomo, come Thomas Kent, Viola si presenta per il provino di Romeo e grazie alla sua bravura ottiene la parte. Lei, donna, recita la parte di un giovane uomo senza che sia riconosciuta, fino a che una sera, dopo che Thomas Kent era fuggito via misteriosamente, William scopre, grazie alle parole di un barcaiolo, che Thomas in realtà è Viola.
Tra Will e Viola nasce un amore intenso e impossibile, infatti la ragazza sarà purtroppo costretta a sposare Lord Essex ma, alla fine, Viola realizzerà il suo sogno di recitare su un palco e darà ispirazione a Will per un altro lavoro teatrale…
Insomma, vita, amore, teatro, “teatro nel teatro”, la storia rivisitata del grande scrittore e la Storia che fa irruzione in scena, non solo con il personaggio della regina Elisabetta I, ma anche con i riferimenti alle leggi e ai costumi del tempo… tanti ingredienti per un lavoro che merita di essere visto. La versione teatrale di “Shakespeare in love” riprende il film del 1998, vincitore di ben sette premi Oscar.
La commedia è stata, a mio parere, molto bella, interessante e appassionante. Ci sono state alcune scene d’amore, allusive… e non solo… forse, per alcuni di noi, un pochino imbarazzanti, ma su questo si può chiudere un occhio: in fondo il lavoro teatrale è incentrato su una storia d’amore!
Belli gli effetti con le luci e gli interventi musicali; ottimo il tempo tra una scena e l’altra, con gli spostamenti degli oggetti teatrali e degli elementi scenografici, e poi ironia, comicità nella compagnia degli attori scadenti e nei ruoli femminili interpretati da uomini, la nascita di un’opera letteraria…
Spero vivamente di tornare a teatro per godermi un altro bellissimo spettacolo. Ringrazio la nostra scuola e ai nostri docenti che ci consentono di vivere la cultura in modo piacevole e coinvolgente!