Civitavecchia, prevenzione bullismo: secondo incontro alla scuola primaria Papacchini di San Gordiano • Terzo Binario News

Civitavecchia, prevenzione bullismo: secondo incontro alla scuola primaria Papacchini di San Gordiano

Mar 22, 2017 | Civitavecchia, Scuola

Si è svolto lunedì mattina scorso, presso il plesso di scuola primaria “Don G. Papacchini” di San Gordiano, il secondo incontro sulla prevenzione del bullismo, nell’ambito del progetto denominato “Bulli da favole: capire e contrastare il fenomeno del bullismo attraverso le favole di Esopo e Fedro”, inserito nel piano dell’offerta formativa afferente all’anno scolastico in corso, che vede coinvolti i giovani alunni della seconda elementare (per quest’anno, limitatamente alla sezione “C”).

Molto soddisfatto l’avvocato Marco Valerio Verni, promotore dell’iniziativa (di concerto con il corpo docente) che afferma:” Alcuni fatti di cronaca dei giorni scorsi sembrano aver riportato l’attenzione mediatica su questo fenomeno, che spesso viene ignorato o sottovalutato, magari non riconoscendo che dietro alcuni comportamenti aggressivi o litigiosi, che sono anche normali nelle fasi della crescita, si possa nascondere, delle volte, qualcosa di diverso e di dannoso che, se non gestito, può portare a conseguenze anche drammatiche. I bambini con cui stiamo lavorando sono molto interessati alla tematica ed interagiscono volentieri con riflessioni anche importanti. Un plauso, in tal senso, va sicuramente alle loro insegnanti, Teresa Lucignani e Claudia Ottoni, di cui è evidente l’attenzione e la scrupolosità del metodo educativo, molto sensibile anche alle dinamiche relazionali e comportamentali dei loro alunni”.

Dello stesso avviso la psicologa che collabora al progetto, Emanuela Lupo, che aggiunge: “Nonostante il problema sia da molti sottovalutato, il bullismo produce effetti che si protraggono nel tempo e che comportano rischi, tanto per chi agisce le prepotenze quanto per chi le subisce. È importante agire per tempo, meglio ancora educando alla prevenzione, perché le conseguenze di questo fenomeno possono essere anche gravi e svolgere i propri effetti per un tempo prolungato. Ogni adulto, dal genitore all’insegnante, secondo il proprio compito e ruolo educativo, è chiamato ad attivarsi in tal senso, anche con programmi dedicati, strutturati e ad ampio raggio che, sviluppati nell’arco dell’anno scolastico, e con la collaborazione- ove possibile e necessario- di professionisti esterni esperti della materia, possano toccare vari aspetti del problema, per non lasciare nulla al caso”.