C’è modo e modo di stare in società e di sentirsi cittadini: ci sono quelli attivi e impegnati in politica; ci sono quelli che non se ne interessano perché non ne vale la pena; ci sono quelli che vedono i complotti dappertutto e sono sempre in attesa del giustiziere; ci sono quelli che, invece, aspettano l’uomo giusto dal piglio forte e autoritario; ci sono quelli che sono un po’ di tutto questo. E poi… ci sono gli “ONNIVORI”. Sono quelli che si sono accomodati stabilmente in una parte dello scacchiere politico, ne indossano i colori (come tifosi allo stadio), ne riportano e recitano il credo (come se fosse un catechismo), ne difendono i leader con sottomissione e fedeltà (come nel peggiore feudalesimo), ne giustificano le malefatte (come servi stupidi avidi di briciole di potere) li proteggono violentemente dalle critiche (come gli squadristi al tempo del fascismo) e … accettano ogni cosa che provenga dalla parte che hanno scelto (come accaniti famelici senza alcun gusto).
Quelli della parte che hanno scelto vengono eletti a “idoli” infallibili e possono fare di tutto: sottrarre denaro pubblico per interessi privati, attribuire incarichi in spregio delle norme di legge, promettere benefici per tutti senza la preoccupazione di mantenerli né il pudore di non averli mantenuti, condizionare il libero esercizio del voto con l’annuncio delle proprie dimissioni, peraltro, non mantenuto; proteggere lobbies di banchieri e titolari di slot machine, favorire l’utilizzo “profittevole” dell’accoglienza dei migranti… progettare riforme per decidere senza “vincoli democratici” e poi molto altro ancora. Tutto ciò non li scalfisce e lo ingoiano senza alcun problema di digestione. Loro rimangono saldi nella difesa a oltranza di ogni cosa, qualunque sia, anche con argomentazioni fantasiose che fanno ricorso a frasi come “lo fanno tutti” o “tanto, non ci sono alternative” o “lasciateli lavorare” che hanno solo lo scopo di promuovere la scelta di “ingoiare ogni cosa senza fiatare”.
A loro va bene tutto e si sorprendono della sottigliezza di chi si accorge di diritti violati o di norme disattese, di risorse sprecate o di promesse non mantenute… e nemmeno di menzogne palesi. Ormai, quella degli “ONNIVORI” é una vera e propria setta che cresce e si rafforza e che … più ingoia fandonie e ingiustizie, più ne sente il bisogno, come una droga di cui non riesce a fare a meno… e come tutte le droghe ha il suo effetto collaterale: si perde il senso della realtà e il gusto di “accorgersi”, oltre al diritto di esercitare la libertà di espressione e di critica.