2 giugno: parata low-cost per le celebrazioni della festa della Repubblica • Terzo Binario News

2 giugno: parata low-cost per le celebrazioni della festa della Repubblica

Giu 2, 2013 | Cultura, Politica

repubIl 67° anniversario della festa della Repubblica si è svolto quest’anno all’insegna del risparmio, come voluto dal presidente Giorgio Napolitano. A partire dalle 9 di questa mattina nella Capitale si è svolta la canonica cerimonia della parata militare, celebrazioni che dal 1948 segue una prassi ufficiale che dall’Altare della Patria percorre Via dei Fori imperiali, accompagnando le forze militari con esecuzioni bandistiche delle Forze Armate.

Questa mattina hanno assistito alle celebrazioni diverse figure istituzionali dal Presidente Napolitano al primo ministro Enrico Letta, insieme al vice premier e ministro dell’Interno Angelino Alfano, i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, i ministri della Difesa Mario Mauro, della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, degli Esteri Emma Bonino, dell’Integrazione Cecile Kyenge, il capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Pinelli Mantelli, il neo capo della Polizia alla sua prima uscita pubblica Alessandro Pansa, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. In tribuna anche il sottosegretario alla Difesa, Roberta Pinotti, l’ex ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, Lamberto Dini, Antonio Martino, Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato, Antonio Tajani vicepresidente della Commissione europea, Nunzia De Girolamo ministro per le Politiche agricole, i vertici militari, delle forze di polizia e dell’ordine.

La parata si è chiusa alle 11 con la Fanfara dei Bersaglieri. Terme di Caracalla e Via dei Fori imperiali restano chiuse al traffico per l’intero pomeriggio. Le celebrazioni invece, come consueto, continueranno nel pomeriggio presso il parco del Palazzo del Quirinale, aperto eccezionalmente per questo giorno al pubblico.

Ma cosa si festeggia in questo giorno di festa nazionale? Il 2 giugno 1946 un referendum indetto a suffragio universale chiamava alle urne oltre 20 milioni di italiani per scegliere quale forma di governo dovesse rappresentarli tra monarchia o repubblica dopo la fine del ventennio fascista.

Chi conosce la storia e chi ci vive dentro sa che quella votazioni fecero vincere la Repubblica, e da allora ogni anno proprio per ricordare quell’evento, si celebra la Festa della Repubblica.

La celebrazione della festa della nazione è un evento a cui fanno riferimento tanti Paesi, con date diverse, il nostro 2 giugno è come il 14 luglio francese o il 4 luglio americano. Questa giornata si festeggia anche all’estero, le ambasciate italiane infatti si occupano di organizzare dei festeggiamenti a cui sono invitati i Capi di Stato del Paese ospitante.

Dal giugno del 1948 via dei Fori imperiali a Roma accoglie una parata militare in onore della Repubblica italiana, dal 1950 la parata è stata inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali.

La parata si svolge secondo delle prassi canoniche: la cerimonia prevede la deposizione di una corona d’alloro presso il monumento del Milite Ignoto posto sull’Altare della Patria a cui segue una parata militare a cui prendono parte le più alte cariche dello Stato. A sfilare nel cerimoniale tutte le Forze Armate, le Forze di Polizia della Repubblica e il corpo dei Vigili del Fuoco insieme alla Croce Rossa Italiana; dal 2005 si aggiunge anche il Corpo della Polizia Municipale di Roma in rappresentanza di tutte le Polizie Locali d’Italia, su ordine dell’allora Presidente Ciampi. Alla parata militare prendono parte anche delle delegazioni dell’ONU e della NATO.

La cerimonia continua anche nel pomeriggio con l’apertura al pubblico dei giardini del Palazzo del Quirinale con esecuzioni musicali dei complessi delle forze militari italiane.

Durante la ricorrenza della celebrazione non sono mai poche le discussioni che si generano attorno ai costi dell’evento, la manifestazione di questa festa della Repubblica è stata vissuta all’insegna del risparmio, sono state tagliate spese per 400 mila euro; non ci sono stati cavalli e le famose Frecce Tricolori, che non hanno sfilato nel cielo di Roma.

Parata low-cost per le celebrazioni della festa della Repubblica (FOTO)Già dall’inizio della settimana si erano rincorse sul web una serie di contestazioni proprio attorno all’evento, a cui il Presidente Napolitano aveva risposto dichiarando: «la parata non è una prova muscolare», a quelle che sono le proteste contro una manifestazioni che toglie soldi ad eventuali investimenti come il servizio civile. A cui si sono aggiunte le proteste delle diverse organizzazioni pacifiste. Dalla parte dei contestatori anche alcune frange politiche come Sinistra Ecologia e Libertà che ha chiesto ragguagli su «quante persone, militari e civili, parteciperanno alla parata del 2 giugno e quali saranno i costi complessivi» aggiungendo se il governo «non ritenga più opportuno assumere tutte le iniziative necessarie per annullare la parata militare del prossimo anno liberando in tal modo risorse economiche da poter destinare ad altre urgenze sociali»; da quanto riportano le stime di Sel i costi della parata tra il 2010 e il 2011 hanno toccato cifra tra i 3,5 e i 4 milioni di euro.

I costi medi sostenuti dal governo nel corso di questi anni, si sono sempre aggirati intorno a cifre di 2 milioni di euro tra noleggio dei palchi, circa 700 mila euro a cui si aggiungono gli euro dei 9 aerei che ogni anno hanno sfilato nei cieli della Capitale, per non parlare del numero di oltre 2 mila persone tra militari e civili impegnati nella sfilata.

A riguardo della cancellazione del volo acrobatico delle Frecce Tricolori è intervenuto anche Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia), presente alla celebrazione munito del cappellino simbolo delle Frecce Tricolori, con piglio da contestatore che cosi ha commentato la decisione nei giorni scorsi: «Che non volino le Frecce Tricolori mi sembra un’offesa all’intelligenza e alla volontà degli italiani – osserva l’ex ministro della Difesa -. Quel volo non ha praticamente alcun costo aggiuntivo: i piloti dovrebbero comunque addestrarsi e farlo quel giorno o il giorno dopo non cambia nulla». Il passaggio delle Frecce Tricolori, sottolinea, è un «fatto simbolico» e sostituendosi alla volontà popolare di tutti gli italiani ha così chiosato «anche se ci fosse una piccola spesa in più sono sicuro che gli italiani la accetterebbero volentieri»