A sorpresa spunta nelle decisioni del commissario prefettizio di Bracciano il destino della discarica di Cupinoro.
Sono stati infatti indetti due bandi di gara rispettivamente per la progettazione, realizzazione e gestione di un impianto di preselezione dei rifiuti solidi urbani e TMB (trattamento meccanico biologico) e la realizzazione di un impianto per il compostaggio della FORSU (frazione organica del rifiuto solido urbano) e di gestione anaerobica da 30mila tonnellate l’anno.
L’operazione ha un importo complessivo di circa 31milioni di euro, 15 milioni per l’impianto TMB e 16 milioni per l’impianto a biogas.
La gara è stata indetta dal Comune di Bracciano per tramite della Bracciano Ambiente.
L’operazione si configurerebbe nel tentativo di ripianare i conti della Bracciano Ambiente e del Comune sul quale pende il buco da 10,5 milioni di euro per il quale la Regione Lazio ha contribuito con il dietrofront rispetto ai fondi promessi.
Con questa operazione il comune di Bracciano conta di incassare un minimo di 1,5 milioni di euro l’anno dalla società che si aggiudicherà il bando il TMB, e di almeno 200mila euro l’anno dalla società che vincerà il bando per il biogas.
La mossa del Comune punta a mettere in bilancio per i prossimi 20 anni una cifra di almeno 2milioni di euro l’anno iva compresa.
Alla gara potranno partecipare società che hanno elevati livelli di certificazione SOA, e comunque aziende che operano con impianti analoghi da almeno due anni. Va rimarcata la strettezza dei tempi dei bandi. Entro l’11 marzo prossimo infatti dovranno essere presentati i plichi contenenti le proposte e le offerte. Una gara sprint nella quale avrà vantaggio chi da tempo puntava sul sito di Cupinoro.
Difficile credere che l’operazione sia stata predisposta dal solo commissario prefettizio insediatosi poco meno di due mesi fa.
Si pensa quindi che il percorso fosse già tracciato dalla precedente amministrazione che ora vedrebbe realizzato il progetto senza avere problemi con l’opinione pubblica.
Per i comitati la strada della battaglia è impervia non essendo in campo la politica locale.