Triste epilogo per il concorso del Comune di Roma per l’assunzione di 300 agenti di Polizia Municipale.
Nella giornata di ieri sono stati pubblicati sull’albo pretorio on line del Comune gli esiti delle prove scritte. Fino a qui nulla di strano, se non fosse che le prove scritte si sono svolte il 21 dicembre 2012 e i circa 3 mila candidati hanno dovuto attendere oltre due anni e mezzo per conoscere il punteggio ottenuto dal proprio elaborato.
Il dramma del concorso per Vigili Urbani è stato risucchiato dal pantano nel quale sono finite le 22 procedure concorsuali bandite dall’ex sindaco Gianni Alemanno nel 2010. Risultato? Pochissimi dei vincitori sono stati ammessi, e per gli idonei è iniziato un calvario che non vede vie di uscita.
La prima Commissione incaricata della correzione delle prove scritte degli aspiranti Vigili venne messa alla porta con l’accusa di “falso ideologico”. Poi intervenne lo scandalo delle buste trasparenti e il balletto al quale sono stati sottoposti gli elaborati, prima reimbustati e poi nuovamente corretti dalla nuova commissione. Mentre i candidati attendevano fiduciosi di avere notizie sul concorso per il quale avevano studiato.
Il Campidoglio, intanto, ha proseguito la sua azione con una scarsa attività di trasparenza e le numerose richieste di chiarimenti allo staff del vice sindaco Luigi Nieri sono rimaste prive di risposte efficaci.
A due anni e mezzo dalle prove scritte sono stati pubblicati gli esiti, dicevamo, ma si è trattato di una doccia fredda per la stragrande maggioranza dei candidati.
Su 300 posti previsti dal bando, gli ammessi alle prove orali sono stati “soltanto” 400. 7 punti erano la soglia minima per “superare il turno”.
Già dalla giornata di ieri è montato il malcontento degli esclusi, che dopo due anni e mezzo di attesa hanno dovuto confrontarsi con una procedura di correzione duramente selettiva.
I vari comitati nati negli ultimi anni e i gruppi attivi sui social network sono pronti a dare battaglia, e nelle prossime ore saranno in tanti a preparare i ricorsi amministrativi al Tar per tutelare la propria posizione nei confronti del Comune di Roma.